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Questo articolo è stato pubblicato il 06 febbraio 2014 alle ore 15:16.
L'ultima modifica è del 06 febbraio 2014 alle ore 21:04.

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– La grande sorpresa del concorso berlinese potrebbe essere «The Little House» di Yoji Yamada, considerato uno dei favoriti per la vittoria finale.
Tratto da un romanzo pluripremiato, il film racconta una storia d'amore ambientata nel 1922. Nato a Osaka nel 1931, Yoji Yamada è uno dei grandi maestri del cinema giapponese contemporaneo: il suo stile si è evoluto esponenzialmente nel corso degli anni, come dimostrato anche dal recente «Tokyo Family» presentato al Festival di Cannes del 2013.

«Felice chi è diverso» di Gianni Amelio – Dopo il poco convincente «L'intrepido», visto all'ultima Mostra di Venezia, Gianni Amelio torna al suo primo amore: il cinema documentario.
«Felice chi è diverso», inserito nella sezione Panorama, racconta come è stata vissuta l'omosessualità nel corso del ‘900. Una pellicola che si preannuncia intima e toccante, pronta a riportare Amelio sul trono dei più importanti autori europei.

«Is the Man Who Is Tall Happy?» di Michel Gondry – Altro documentario particolarmente atteso è indubbiamente «Is the Man Who Is Tall Happy?», una conversazione tra il regista Michel Gondry e il linguista-filosofo Noam Chomsky.
Si preannuncia un vero e proprio incontro-scontro tra due menti straordinariamente creative con cui Gondry (regista di «Se mi lasci ti cancello») torna al cinema della realtà dopo il toccante «L'épine dans le coeur».

«Boyhood» di Richard Linklater – Amatissimo dagli organizzatori del Festival di Berlino (lo scorso anno presentò «Before Midnight»), l'americano Richard Linklater punta in alto con «Boyhood», un dramma dal sapore indipendente con Ethan Hawkke e Patricia Arquette. Il soggetto ruota attorno alla vita di un ragazzo e alla sua crescita, dall'infanzia alla maggiore età. Protagonista è Ellar Coltrane che con Linklater aveva già lavorato in «Fast Food Nation».

«La voie de l'ennemi» di Rachid Bouchareb – Nel 2009, Rachid Bouchareb presentò a Berlino il film «London River» guadagnando riconoscimenti e recensioni entusiastiche da parte della stampa internazionale. Dopo alcuni progetti poco riusciti («Uomini senza legge» e «Just Like a Woman»), con «La voie de l'ennemi» ci sono tutte le premesse per puntare nuovamente ai premi più importanti del concorso. Forest Whitaker interpreta William Garnett, un uomo con un passato misterioso da poco convertitosi alla religione islamica. Nel cast anche Harvey Keitel ed Ellen Burstyn.

«Journey to the West» di Tsai Ming-liang – Vincitore del Gran Premio della Giuria all'ultima Mostra di Venezia con «Stray Dogs», il maestro taiwanese Tsai Ming-liang porta a Berlino un mediometraggio intitolato «Journey to the West».
Inserito nella sezione Berlinale Speciale, il film vede protagonista una coppia di attori che promette scintille: Lee Kang-sheng, interprete di tutti i lavori dell'autore, e l'eclettico Denis Lavant.
Uno dei film più attesi del programma, non solo dagli amanti del cinema asiatico.

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