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Questo articolo è stato pubblicato il 25 febbraio 2014 alle ore 07:40.
L'ultima modifica è del 25 febbraio 2014 alle ore 15:43.

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E infatti Giordani soffrì sempre Dan Peterson da questo punto di vista, perché avrebbe sognato lui di commentare la pallacanestro americana e avrebbe fuso la sua lingua, che aveva creato per il basket, col basket americano...

Allora, qual è la storia delle trasmissioni dell'Nba (6) in Italia? Per collocare te e Flavio Tranquillo. Quando arriva l'Nba in Italia?
Arriva con la prima rete indipendente alla fine degli anni Settanta, io mi ricordo che vidi partite dell'Nba prima che arrivasse l'Nba in Italia e quindi io mi permisi di raccontare ai miei compagni di squadra cos'era l'Nba...
L'Nba si leggeva su Giganti del Basket, quindi quando nel mio primo viaggio in America vedo i giocatori a centrocampo, Chamberlain non posso non riconoscerlo, Greenwood e Magic Johnson pure... Ma, per esempio, Freeman Williams (7) chi cazzo è? Non l'ho mai visto in fotografia, me lo faccio spiegare da uno... Fino a Chamberlain i Giganti ci arrivano, dal quarto giocatore in giù no: cioè io tutti i giorni andavo ad aggiornarmi se per caso c'era uno che non c'era il giorno prima...

Allora, quindi l'Nba arriva in Italia nel 1979, proprio dopo il tuo viaggio in cui casualmente vedi Wilt...
No, c'è almeno un altro anno, credo che sia il 1980 allora, perché io mi ricordo di aver fatto un autunno solo di Nba. Avevo base a Chicago, dove ero ospite del direttore del teatro d'opera. L'accordo con mio padre era questo: io torno, più o meno a Natale, da lì in poi faccio solo esami, se il mio rendimento al 30 di giugno è quello che abbiamo concordato, io riparto e ritorno a Natale dell'anno dopo. Partivo il primo luglio e tornavo praticamente a Natale. Col Greyhound andavo in giro per tutti gli Stati Uniti tornando la notte a Chicago... Quindi mi ricordo perfettamente Gervin a San Antonio all'HemisFair Arena contro Denver, avrà fatto cinquanta punti, non ha fatto due punti uguali... Io così... Quindi tornavo e raccontavo ai miei compagni di squadra cos'erano veramente questi qua...

E com'era girare in Greyhound l'America? (Ma tuo padre che lavoro faceva?)
Sul Greyhound (8) c'era sempre un Silent Bob... (9) (Mio padre faceva lo psicoterapeuta...). Io però poi dovevo performare a scuola, eh, all'università... C'erano i militari, c'era questo mondo da Greyhound, la cosa che mi colpiva era vedere luoghi che nella mia memoria... Per esempio, Las Cruses, New Mexico. Perché mi colpiva tanto Las Cruses? Perché avevo visto che D'Antoni aveva perso la partita del torneo Ncaa (10) contro Southwestern Louisiana a Las Cruses, New Mexico, io sapevo tutte queste città e me le segnavo sull'atlante, poi volevo andare a vedere il luogo esattamente dov'era successo... L'autobus si ferma a Las Cruses alle quattro del mattino e a me sembra che siamo nel deserto, io non me la sento di scendere e sono andato alla fermata dopo, perché avevo paura fisicamente a scendere a Las Cruses alle quattro del mattino, ma io volevo andare a vedere dove si era giocata la partita...

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