Il Pulitzer al giornalismo d'inchiesta. E Maria Bartiromo, un'italiana a Ny premiata a Urbino

Maria Bartiromo (Olycom)

Io non avverto tutta questa pressione. Ho avuto sempre ottimi rapporti con le fonti. Forse una delle cose che ho fatto meglio a Cnbc e prima ancora a Cnn è stato proprio coltivare le relazioni e fare in modo che le mie fonti potessero fidarsi di me. Così quando avevo bisogno di sapere la verità e informazioni di background su un certo fatto potevo contare su di loro e loro su di me.

Si è parlato molto di high frequency trading, è uscito un libro di Michael Lewis "Flash Boys" che ha denunciato la pratica, l'FBI se ne sta occupando. Ogni volta che si fa una regola per proteggere il sistema finanziario ecco che poi qualcuno trova qualcosa di nuovo per aggirare le regole e creare dei rischi al sistema. C'è un problema?
Quello che sta accadendo oggi secondo me dipende dal fatto che la struttura dei mercati è rimasta la stessa per due decenni ma allo stesso tempo abbiamo avuto incredibili cambiamenti, nuovi attori sui mercati, nuove strategie, ecc. eppure anche se il mercato è cambiato così tanto la struttura è rimasta la stessa. Perciò è chiaro che oggi abbiamo questi high frequency traders che sono in grado di aggirare il sistema e per batterlo e questo perché né il governo né le autorità di regolamentazione hanno guardato al sistema per aggiornarlo. Tutto quello che sta accadendo è assolutamente legale. Ma ci tengo a dire che il mercato non è corrotto e tutta questa discussione sul fatto che lo sia è sbagliata perché gli investitori singoli in realtà non sono molto colpiti dall'high frequency trading. Se tu sei un investitore che vuole investire nel mercato azionario infatti guarderai a società che hanno un buon potenziale di crescita e che pensi di tenere per un lungo periodo perciò poco importa se lo compri a metà, a un quarto o a un ottavo, comunque terrai queste azioni per un lungo periodo e se vuoi fare high frequency trading allora sarai in competizione con le grandi istituzioni di trading ma il singolo non dovrebbe avventurarsi su questo mercato.

Maria, stai per ricevere un premio per il giornalismo ad Urbino, come ti senti all'idea di questo riconoscimento e all'idea di andare in Italia?
Sono molto fiera perché davvero rappresenta le mie origini e la mia educazione che è stata un'educazione italo-americana. Io ho attribuito ogni successo nella mia vita a questa educazione. La mia è una famiglia di lavoratori, un po' all'antica se vuoi, la famiglia di mio padre viene d Salerno e Napoli mentre la famiglia di mia madre è di Agrigento. Mio nonno è arrivato in America nel 1919 per la prima volta, poi tornò in Italia e poi tornò qui negli anni 30. Era su una nave che si chiamava "Rex". A Salerno faceva il muratore e così quando è arrivato in America si è costruito un ristorante e lo ha chiamato "Rex Manor". Tutta la mia famiglia ha lavorato in quel ristorante.

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