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Questo articolo è stato pubblicato il 15 maggio 2014 alle ore 20:51.
L'ultima modifica è del 15 maggio 2014 alle ore 20:55.
Più strutturato, inevitabilmente, Non dico altro. Ultima prova d'attore di James Gandolfini, recentemente scomparso, che qui denuncia tutte le difficoltà fisiche che lo hanno portato a morire prematuramente. Anzi, spesso diventano armi nelle mani della regista per intermezzi comici o di tensione: i riferimenti al peso, al respiro pesante, all'alimentazione ora suonano quasi dolorosi. Ma qui c'è anche tutta la fragilità di quel colosso, alle prese con un amore maturo, timoroso, appassionato e contraddittorio. Con una donna affascinante e che è persino più terrorizzata di lui. E fa ciò che non dovrebbe fare. Nicole Holofcener sa calibrare gli ingredienti dei sentimenti con semplicità e gusto, James Gandolfini e Catherine Keener, Julia-Louis Dreyfus e Toni Collette fanno il resto. Che non è poco. Da vedere in coppia, per ricordarsi d'essere sinceri. Ma anche che a volte non si mente per cattiveria, ma perché ci si vuole proteggere. Cosa che in amore, non è possibile.
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