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Questo articolo è stato pubblicato il 11 luglio 2014 alle ore 13:15.
L'ultima modifica è del 14 luglio 2014 alle ore 11:56.

La loro pittura è fantastica e intrigante, tanto che l'Ariosto cita i fratelli Dossi nel XXXIII canto dell' Orlando Furioso tra i pittori "di quai la fama sempre starà fin che si legga e scriva" al pari di Leonardo, Mantegna, Bellini, Michelangelo, Raffaello, Tiziano. Trento dedica a Dosso, il più famoso dei due, la mostra "Dosso Dossi Rinascimenti Eccentrici" a cura di Vincenzo Farinella e Lia Camerlengo, nella Castello del Buonconsiglio di Trento".

Non è un caso la scelta della sede e delle sale che fra il 1531 e il 1532 lo videro insieme al fratello Battista decorare il Magno Palazzo. La mostra è stata ideata dalla Galleria degli Uffizi di Firenze nell'ambito del progetto "La città degli Uffizi". Oltre trenta dipinti per far dialogare le opere di Dosso e Battista, per svelare le corti che li hanno visti lavorare insieme. E litigare in continuazione come scrive Giorgio Vasari. Giovanni di Niccolò Luteri, conosciuto come Dosso Dossi nacque a Tramuschio nel 1486 e morì a Ferrara nel 1542. Il percorso espositivo attraversa le tappe artistiche del pittore, alla corte di Alfonso d'Este a Ferrara, per Dosso l'aristocratico ebbe un'autentica passione e gli assicurò un vitalizio durante la vecchiaia. I lungo soggiorno presso la duchessa Eleonora d'Urbino fino a Trento al servizio del principe vescovo Bernardo Cles, consigliere degli imperatori Massimiliano I e Carlo V, raffinato umanista, amico di Erasmo da Rotterdam. Gli ammiratori di Dossi furono tanti ed importanti. Nell'originale e complessa quanto sofisticata pittura di Dosso Dossi si avverte l'attenzione a Venezia e a Giorgione, in mostra il "Suonatore di Flauto" proveniente dalla Galleria Borghese, studiò la pittura di Raffaello e con Tiziano, si può vedere un ritratto di un Cavaliere di Malta condivise un profondo legame artistico, incontrò a Ferrara, Michelangelo, esposti due disegni di Casa Buonarroti.

La vita artistica di Dosso Dossi si intreccia quella intellettuale delle corti. Possibile vedere alcuni dei suoi quadri enigmatici fra cui "Giove pittore di farfalle" conservato a Vienna fino a pochi anni fa e ora custodito a Cracovia: Giove è intento a dipingere su tela alcune farfalle mentre Mercurio mette a tacere una figura femminile per non disturbare la divinità. Fra i dipinti in mostra le "Allegorie d'Ercole", il movimentato e vivace "Litigio", il composto "Autoritratto", "Apparizione della Madonna ai Santi Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista", "Ritratto di sapiente con compasso e oro".

Dosso Dossi Rinascimenti eccentrici
a cura di Vincenzo Farinella con Lia Camerlengo
coordinata dal direttore del Buonconsiglio Franco Marzatico
Silvana Editoriale
dal 12 luglio al 2 novembre 2014

www.buonconsiglio.it

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