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Questo articolo è stato pubblicato il 13 luglio 2014 alle ore 08:14.
La mafia ha già affondato gli artigli nel patrimonio dei Lanza, complice l'Amministratore, e le stravaganti idee dell'intrapredente principe rappresentano una minaccia ai suoi piani criminali. È possibile che uno che ha combattuto in prima linea con sprezzo del pericolo, che è stato agente segreto del Sim e degli americani, ha provato l'oppio, la morfina, l'ebbrezza delle corse in auto, il tormento di sentirsi un "bastardo" in casa Lanza, scelga di lanciarsi dal primo piano di un hotel con buone probabilità di restare vivo?
Pur in assenza di altre prove, Raimonda e Ottavia danno credito all'ipotesi dell'assassinio camuffato: un depistaggio resistito per oltre mezzo secolo. L'uomo dai molti colpi di teatro, Raimondo il depistatore, «battuto al suo stesso gioco la prima volta che aveva voluto fare sul serio».
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Raimonda Lanza Di Trabìa, Ottavia Casagrande, Mi toccherà ballare. L'ultimo principe di Trabìa, Feltrinelli, Milano, pagg. 268, € 16,00
