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Questo articolo è stato pubblicato il 17 luglio 2014 alle ore 15:42.
L'ultima modifica è del 18 luglio 2014 alle ore 17:45.

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Anselmo Bucci - Parigi, Boulevard Poissonière, 1935Anselmo Bucci - Parigi, Boulevard Poissonière, 1935

La città fa da sfondo ai nostri sogni, anima i nostri pensieri, immagine di un futuro o di un passato. E' stata la Musa assoluta per molti artisti del Novecento e lo è anche per artisti contemporanei. A Como fino al 16 novembre la mostra "Ritratti di città. Urban Sceneries. Da Boccioni a de Chirico, da Sironi a Merz a oggi" a cura di Flaminio Gualdoni (catalogo Silvana Editoriale). Seconda tappa del progetto triennale espositivo, iniziato lo scorso anno con "La città nuova. Oltre Sant'Elia". Oltre 60 opere per viaggiare in un mondo fantastico e reale, dove la città moderna si trasforma in desiderio e utopia, mito e verità. Il curatore fa scelte originali, in una sequenza studiata e cronologica, come in un testo di storia dell'arte. Il percorso inizia con "Futurismi", essendo Como la città che ha dato i natali all'architetto Sant'Elia, autore della "architettura Futurista"

Ecco la città immaginata da Umberto Boccioni nella tela "Periferia" esposta per la prima volta, come "La città che avanza" di Giacomo Balla, i pittori con Depero interpretano "la città nuova" fatta di strade che si intrecciano come i capelli della medusa, fabbriche che fumano, ponti che collegano luoghi lontani. A fianco, la Metafisica di de Chirico, un'onirica classicità in un gioco di doppi, gli stessi che segnano il XX secolo: scienza e armonia, progresso e classicità. I paesaggi urbani di Mario Sironi si interrogano sulla condizione esistenziale. E' questo il nuovo mondo? A lui risponde Ottone Rosai con "Via Toscanella", anch'essa inedita al grande pubblico, e il suo percorso dichiaratamente "anti-moderno". De Pisis con le sue impressioni fuggenti introduce la scuola romana; Renato Guttuso riprende la visione più tradizionale della città, luogo etico, dove la gente vive, nel bene e nel male. Nella sezione "Geometrie urbane e nuove metafisiche", omaggio all'astrazione geometrica degli anni Trenta imposta da pionieri attenti alle aperture internazionali del gruppo comasco. Fra questi opera Aldo Galli (di cui è possibile visitare alla Pinacoteca di Como una retrospettiva a cura di Roberto Borghi, , fino al 28 settembre,). La città è il tema centrale di Soldati, nel grande trittico di Fiume, tanti riferimenti espliciti al Quattrocento e alla "Città ideale". La scultura diventa surreale con Alik Cavaliere, accumulo di linguaggi con Somaini e riprende le antiche proporzioni classiche con Uncini.

Si trasforma in plastica architettante nel lavoro di Arnaldo Pomodoro che per l'evento comasco realizza un'opera elegante e flessuosa. La città dei fotografi, quella reale diventa icona nelle foto di Basilico, Berengo Gardin, Fontana. Chiude la sezione "Nuove visioni urbane" con Velasco, Cestari, Chiesi, Galliano. E' l'inizio di un altro viaggio.

Ritratti di città. Urban sceneries.
a cura di Flaminio Gualdoni
dal 28 giugno al 16 novembre
Como, Villa Olmo
(catalogo Silvana editoriale)
www.ritrattidicittà.com – infoline: 031 4890416
Aldo Galli. Luci e Astrazioni di città
a cura di Roberto Borghi
fino al 28 settembre
Como Pinacoteca Civica via Diaz 84
musei.civici@comune.como.it

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