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Questo articolo è stato pubblicato il 10 agosto 2014 alle ore 08:14.
L'ultima modifica è del 10 agosto 2014 alle ore 13:56.

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di Marina Mojana
Una valida alternativa a ferrate e camminate nei boschi sono le passeggiate ad alta quota nei luoghi deputati all'arte. A Cortina si può iniziare dal Museo d'Arte Moderna Mario Rimoldi, ospitato nel palazzo Ciasa de ra Regoles (Corso Italia 69) che, tra luglio e agosto, continua l'approfondimento sulle collezioni Rimoldi, Allaria e Cortelazzo. Poi ci sono le gallerie, numerose e varie nell'offerta, dalla "veterana" Hausammann (Galleria Nuovo Centro 4) aperta nel 1961, alla Farsettiarte (Largo delle Poste - piano rialzato) che quest'anno festeggia i 50 anni di permanenza a Cortina con una grande mostra di opere d'arte antica, moderna e contemporanea, dal 9 al 31 agosto.
Un altro buon indirizzo è Stefano Contini, che ogni anno lascia la galleria di Venezia e si trasferisce al fresco delle Dolomiti. Nei suoi due spazi ampezzani propone da fine luglio ai primi di settembre opere d'arte contemporanea. Nella sede di Piazza Silvestri 7 presenta opere pop di Enzo Fiore (1968) e informali di Mario Arlati (1947); nella galleria di Via Roma 2 espone lavori di Enrico Ghinato (1955) e di Giuseppe Veneziano (1971), quotati da 5mila a 80mila euro. Con le gallerie di Venezia, Mestre e Cortina il toscano Stefano Contini è saldamente radicato nel Veneto; suo figlio Cristian (1975), invece, ha appena aperto la Contini Art Uk - una galleria tutta sua nel cuore di Londra, in New Bond Street - con la personale dello scultore polacco Igor Mitoraj (1950). Forse un modo elegante per prendere le distanze dall'Italia, pianificando, per l'anno prossimo, un'invasione di artisti inglesi.
Tra le novità, infine, si segnala la Galleria Le Muse 2 (piazza Silvestro Franceschi 6) che fino al 31 agosto propone la mostra "Il Bel Paese": una sorta di viaggio artistico alla scoperta dei siti più pittoreschi della Penisola. I dipinti, selezionati da Francesco Palminteri della Società di Belle Arti di Viareggio, sono capolavori della pittura italiana tra Otto e Novecento: Amalfi di Giacinto Gigante, Punta del Romito di Giovanni Fattori, Sulla strada di Settignano di Telemaco Signorini, Veduta del Tevere di Armando Spadini, Nubi a Castiglioncello di Vincenzo Cabianca, Vele in laguna di Guglielmo Ciardi. Fedele alla consuetudine avviata dal fondatore, Giuliano Matteucci, Le Muse 2 hanno in serbo un'autentica sorpresa, che da sola basterebbe una puntata a Cortina. È la statuaria Venditrice di coperte della piena maturità di Silvestro Lega. Presentata nel 1891 alla Promotrice di Belle Arti di Firenze, la tela torna visibile dopo oltre sessant'anni dalla storica mostra sui Pittori italiani dell'Ottocento, alla Galleria Wildenstein & Co. di New York. Un quadro di qualità museale, "ardito nell'idea, solenne nell'impostazione e di una esuberanza cromatica degna del Matisse più sfolgorante" dichiara Matteucci.
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