on c'è maschera che possa a lungo nascondere l'amore. Quando c'è, è evidente; quando non c'è, è inutile fingerlo.
La natura di questa rubrica esige la dipendenza da figure più intelligenti e originali di chi la redige. Lo scrittore inglese secentesco, Robert Burton, ironizzava sui «cattivi autori che infarciscono i loro magri testi col grasso di altri libri». È quello che accade a me e allora il debito è da riconoscere con onestà, e lo faccio a partire dal duca di La Rochefoucauld con le sue Riflessioni o sentenze e massime morali a cui ho spesso attinto.
Così faccio anche oggi con questa sua considerazione folgorante. L'amore autentico, se si accende nel cuore, non può essere celato, irradia il volto, trasfigura le azioni, rende frementi i pensieri, esalta le parole. Drammatico è, però, il suo contrario: quando non c'è amore, è inutile fingerlo, perché ben presto l'altro ne intuisce la falsità. Non per nulla, Cristo, che era estremamente compassionevole col peccatore, non riusciva a sopportare l'inganno dell'ipocrita che ostenta una fede che non possiede.
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