Open day

Dal 28 al 31 agosto ritorna l'Open d'Italia alla sua 71esima edizione: riusciranno i "nostri" a riportare a casa il trofeo? Il primo Open d'Italia risale al 1925, era settembre, a Stresa, sul tee della buca uno si arrivava con la giacca, poi volendo si poteva giocare senza. Francesco Pasquali non se la tolse, giocò alla grande le sue 36 buche e vinse. Da allora, in settanta edizioni, le vittorie nostrane sono state soltanto sette – l'ultima nel 2006, a Tolcinasco: s'impose Francesco Molinari, che allora aveva 23 anni – si dice ridendo che va così perché siamo un popolo ospitale, venite e vincete. Ma questa del 2014, al Circolo Golf Torino, è un'edizione speciale, e non soltanto perché è già confermato un giocatore del calibro di Darren Clarke.

Il team italiano è giovane e forte, ed è guidato da Edoardo Molinari, Francesco (che poi lo si chiama Chicco) e Matteo Manassero, quei tre ragazzi che stanno giocando un golf bellissimo, dopo alterne vicende, soprattutto per Edoardo, detto Dodo, "l'ingegnere", che ha avuto un problema al polso e che ha affidato il rilancio oltre al maestro storico, Sergio Bertaina, a Sean Fowley, che è anche il coach di Tiger Woods. Al British Open di metà luglio, vinto dal venticinquenne Rory McIlroy, i tre giocatori italiani si sono classificati tra i primi 20 – non era mai accaduto prima.

Poi c'è la Ryder Cup: l'Open a Torino è l'ultima prova utile per assegnare i punti che servono per entrare nella squadra europea, ed è l'ultima vetrina disponibile per i giocatori che vogliono provare a convincere il capitano – Paul McGinely, primo irlandese a guidare la compagine europea, sempre sorridente e molto scrupoloso – a concedere loro una wild card. Il giorno dopo la conclusione dell'Open d'Italia, dopo la premiazione e la consegna dei 250mila euro che spettano al vincitore (il montepremi è di 1.500.000 euro), McGinley annuncerà la formazione che sfiderà gli americani, guidati da Tom Watson, a Gleneagles, in Scozia, dal 26 al 28 settembre, nel torneo che ogni due anni fa impazzire tifosi, giocatori ed esperti dell'alleanza transatlantica.

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