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Questo articolo è stato pubblicato il 05 settembre 2014 alle ore 15:43.
L'ultima modifica è del 05 settembre 2014 alle ore 17:33.

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Bartolomeo Colleoni è il leggendario condottiero bergamasco del 1400, nato a Solza, un piccolo villaggio sulla sponda bergamasca dell'Adda.
A lui è stata dedicata l'ultima DOC nata in Lombardia, Terra del Colleoni, che si estende nella provincia di Bergamo, ampliando il territorio della DOC Valcalepio, delimitata a nord dalle Orobie e ad est dal Lago d'Iseo e dal fiume Oglio. Il territorio è prevalentemente pedecollinare e collinare.

La DOC è stata voluta dai produttori locali essenzialmente per 2 motivi: da un lato realizzare dei vini da vitigni autoctoni e non solo internazionali, come previsto dalla DOC Valcalepio (Merlot, Cabernet, Pinot Bianco, Pinot Grigio e Chardonnay), dall'altro poter proporre gli spumanti già prodotti da alcune aziende da decenni come DOC e non come VSQ, dando quindi un maggior risalto al legame con il territorio.

Proprio per il coinvolgimento del nome di Bartolomeo Colleoni non sono riuscito a resistere dal parlare di bollicine "guerriere"!
Oggi presento due delle principali cantine del territorio produttrici di bollicine: una già uscita da un paio di mesi con il suo Terre del Colleoni, Il Calepino, l'altra, Medolago Albani, con il suo metodo classico VSQ, in attesa di presentare il suo Terre del Colleoni, attualmente in catasta, tra qualche mese.

Il Calepino – Castelli Calepio (BG)
La famiglia Plebani, contadini da sempre, negli anni '50 apre un ristorante.
Papà Angelo, appassionato di vino, investe i guadagni della ristorazione nella vitivinicoltura, aprendo la cantina nel 1972.
Curioso il motivo della scelta del nome, ispirato dal medico del paese durante una serata passata al bar: Ambrogio da Calepio, detto il Calepino, fu un frate agostiniano bergamasco del 1400 che compilò un famosissimo "Dictionarium" della lingua latina, citato anche da Manzoni e Verga, ed i vigneti dell'azienda sono proprio dove passò la sua infanzia.
Purtroppo Angelo è scomparso nel 1985 in un incidente stradale occorsogli mentre si recava al Vinitaly: l'azienda oggi è portata avanti dai figli Franco e Marco.
Fin dal 1972 l'enologo è Cesare Ferrari, che da un paio d'anni si avvale della collaborazione di Alessandro Santini.
Agronomo e cantiniere è Romeo Ruggeri.
Il Calepino dispone di 20 ettari di vigneto, acquistando poi un 30 % del suo fabbisogno di uve da conferitori locali. La produzione è di circa 200.000 bottiglie, divise tra 12 etichette. Le bottiglie di spumante sono 60.000.
Io ho asseggiato Il Calepino Colleoni DOC

Il Calepino Colleoni DOC Metodo Classico
E' un uvaggio di Chardonnay, Pinot Grigio e Pinot Bianco, con una gradazione del 13 %.
Passa 24 mesi sui lieviti: in questo caso la sboccatura è del febbraio 2014.
Produzione pari a 9.800 bottiglie.
Aderendo alla DOC Colleoni, Il Calepino ha voluto fare un prodotto nuovo, che si discosta dalle sue tradizionali bollicine, caratterizzate da una medio-lunga permanenza sui lieviti e da una notevole complessità: è uno spumante più giovane, fruttato, più semplice e beverino.
Nel calice è di colore giallo paglierino: colpisce per la sua spuma ed il suo perlage fine e di grande durata.
I profumi dominanti sono di fiori bianchi ed agrumi, anche orientali, da non trascurare i sentori di lievito.
In bocca è coerente, morbido, delicato, cremoso e di buona persistenza.
Prezzo in enoteca: 14 Euro

Azienda Vitivinicola Medolago Albani – Trescore Balneario (BG)
La Tenuta appartiene alla famiglia Medolago Albani, attraverso vari passaggi avvenuti nei secoli, dal 1536.
Attualmente è condotta da Emanuele, aiutato dai figli Alessandro ed Edoardo.
Da pochi mesi Emanuele è anche Presidente del Consorzio Vini Valcalepio.
E' stato papà Luigi nel dopoguerra a trasformare l'azienda da agricola con più colture a vitivinicola, con un programma di espianti, reimpianti ed ammodernamenti, completato poi nel 1996 da Emanuele.
La prima bottiglia è del 1972, prima si produceva vino sfuso.
Del 1975 è la prima bottiglia di Valcalepio.
Attualmente l'azienda dispone di 23 ettari di vigneti, con una produzione annua di 250.000 bottiglie, ripartite tra 12 etichette diverse.
Le bollicine sono 2, per un totale di 20.000 bottiglie.
Tra qualche mese la nuova bollicina, che sarà un Terre del Colleoni DOC: ora le bottiglie sono ancora in catasta.
Enologo è Fulvio Santini, mentre l'agronomo è Pierluigi Donna.
Io ho assaggiato il Rosè.

Rosè Medolago Albani Metodo Classico
Gradazione del 12 %, è un Brut ottenuto da Pinot Grigio.
6.000 le bottiglie prodotte.
Vinificazione in acciaio.
Dai 18 ai 24 mesi sui lieviti: in questo caso, sboccatura ottobre 2013, 18 mesi.
Bello il colore, direi rosa carne, ma decisamente brillante.
Il perlage è fine e di grande persistenza.
E' un vino di facile beva ma al contempo morbido, delicato ed equilibrato, con note di piccoli frutti rossi, lieviti e piccola pasticceria. In bocca è è piacevole, persistente il giusto, rispecchia quanto riscontrato al naso.
Ottimo rapporto qualità prezzo.
Prezzo in enoteca: 12-15 Euro
www.italiadelvino.com

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