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Questo articolo è stato pubblicato il 05 ottobre 2014 alle ore 18:29.
L'ultima modifica è del 05 ottobre 2014 alle ore 21:16.

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Nel terzo anniversario dalla morte di Steve Jobs, avvenuta il 5 ottobre 2011, sono oltre un milione i messaggi che si leggono sulla pagina creata da Apple per ricordare una delle figure più rappresentative non solo della tecnologia ma anche della nostra cultura. La pagina si chiama “Remembering Steve” e raccoglie ricordi, ringraziamenti e pensieri rivolti al co-fondatore di Apple, come se fosse ancora in vita. Tutti ricordano le sue invenzioni ma anche la sua passione e la sua creatività. Tanti messaggi, ricordi, foto e frasi celebri di Jobs si possono leggere numerosi in queste ore anche sui social network. Ieri, l'attuale amministratore delegato della Apple, Tim Cook, ha scritto una lettera ai dipendenti per ricordare Jobs: «La visione di Steve va molto oltre gli anni in cui è stato in vita e i valori sui quali ha fondato Apple saranno sempre con noi. Molte delle idee e dei progetti ai quali lavoriamo oggi sono partiti dopo la sua morte, ma la sua influenza su essi - e su tutti noi - è inconfondibile».

Steve Jobs è morto il 5 ottobre 2011 all'età di 56 anni dopo una lunga lotta contro il cancro al pancreas. È cresciuto in quella che ora si chiama la Silicon Valley e partendo da un garage, col suo sodale Steve Wozniak, ha sfornato nel tempo tutti quei gadget che hanno cambiato la vita di più di una generazione, dal Macintosh fino all'iPod e all'iTunes Store che hanno stravolto il modo di fruire e acquistare la musica, per passare all'iPhone, all'Apple Store e all'iPad.
Da quando è morto, Jobs è diventato protagonista di libri, graphic novel e film. Il suo nome e il suo famoso discorso ai neolaureati dell'Università di Stanford con la celebre frase «Siate affamati, siate folli» è menzionato ripetutamente da fan, artisti, politici, manager e perfino da suoi vecchi nemici. «Steve Jobs è il mio eroe», ha detto pochi giorni fa in una occasione pubblica il presidente di Google, Eric Schmidt. «L'innovazione, la semplicità, la perfezione, essere il migliore: sono tutte caratteristiche di Steve che aleggiano ancora nella nostra azienda», ha spiegato di recente Tim Cook in una intervista al popolare programma americano “Charlie Rose”, in cui ha confessato che l'ufficio di Jobs al quarto piano della compagnia, è ancora intatto dopo la sua morte, con tanto di targhetta col suo nome dietro la porta. Mentre invece non c'è neanche una lapide sulla sua tomba nel cimitero Alta Mesa di Palo Alto, in California.

La pagina Remembering Steve sul sito Apple

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