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Questo articolo è stato pubblicato il 06 ottobre 2014 alle ore 18:06.
L'ultima modifica è del 06 ottobre 2014 alle ore 21:33.

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(Corbis)(Corbis)

Addio al poeta della materia Igor Mitoraj. Lo scultore è morto la notte scorsa, all'età di 70 anni, nell'ospedale Saint-Louis di Parigi. Lo si è appreso a Pietrasanta, la cittadina toscana dove l'artista di origine polacca risiedeva da tempo, alternando le sue permanenze nella capitale francese. A Pietrasanta, dove si trovano diverse sue opere, Mitoraj aveva anche uno studio.

Un gigante della scultura, Igor Mitoraj. Gigantesche sono anche le sue opere, poesie della materia che affondano le radici nella classicità per narrare, in chiave post moderna, aporie e lacerazioni della contemporaneità. I pezzi di arti, le gambe alate, i busti maschili monchi e le monumentali teste adagiate raccontano le fratture, la perdita d’identità e la stessa fragilità dell’essere umano contemporaneo. Come il volto sensuale di Eros Bendato, adagiato nello scenario antico della Valle dei Templi di Agrigento, testimone di una compiutezza perduta che è al tempo stesso tensione verso l’eternità.

Le sue opere, molte delle quali esposte in piazze e strade, sembrano aprire un costante dialogo con l’ambiente circostante. In particolare a Pietrasanta, nella toscana città del marmo e degli scultori, dove nel 1998 Mitoraj ha disegnato e affrescato la sala del Consiglio Comunale. Nell'area apuo-versiliese Mitoraj ha partecipato anche a numerose rassegne. L'ultima, appena la scorsa primavera, «Homo Faber» con una splendida scultura proprio in piazza del Duomo, a Pietrasanta, città di cui, dal 2001, è cittadino onorario.

L'ultimo atto d'amore del maestro per Pietrasanta è culminato nel luglio 2013 con la donazione dell'Annunciazione, l'altorilievo per la lunetta centrale della Chiesa di Sant'Agostino. «Sono profondamente colpito - ha commentato il sindaco di Pietrasanta Domenico Lombardi in una nota di condoglianze alla famiglia di Mitoraj e allo staff dello studio Argos - con Igor stavamo preparando una grande mostra che insieme avremmo aperto agli inizi di marzo nel complesso di Sant'Agostino e nelle piazze cittadine. Ho perso un grande amico; Igor è stato un grande artista del nostro secolo e Pietrasanta sentirà la sua mancanza. Amato follemente dal pubblico e dalla critica, talvolta discusso, ma sempre protagonista, con la sua generosità, delle vicende artistiche di Pietrasanta».

Polacco, nato a Oederamn nel 1944, di madre polacca e padre francese, Mitoraj nel '45 sopravvisse al bombardamento di Dresda con la madre, che, finita la seconda guerra mondiale, decise di ritornare vicino a Cracovia. Dopo aver frequentato il Liceo artistico a Bielsko-Biala, nel 1963 ha iniziato a studiare pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Cracovia, dove ha avuto come insegnante Tadeusz Kantor. Nel 1968 si trasferì a Parigi, per iscriversi all'École National Supérieur des Beaux-Arts. Nei primi anni '70 sviluppò un forte interesse per le antiche culture sudamericane e rimase in Messico per un anno. Nel 1976 la sua prima personale presso la Galleria “La Hune” a Parigi: da allora si è dedicato esclusivamente alla scultura aprendo uno studio a Parigi. Negli stessi anni ricevette il “Prix de la Sculpture” a Montrouge e il Ministro francese per la Cultura gli mise a disposizione uno studio al Bateau Lavoir di Montmartre.

Arrivato a Pietrasanta nel 1979, vi si è stabilito dal 1983 aprendo uno studio e alternando soggiorni a Parigi. Nel 1994 donò alla città di Pietrasanta “Il Centauro”, nella piazza omonima. È in quell'occasione che l'allora Ministro ai Beni Culturali Antonio Paolucci definì felicemente Pietrasanta “Piccola Atene”. Nel '98 ha disegnato e affrescato la sala del Consiglio Comunale di Pietrasanta, e nel 2001 è stato insignito insignito della cittadinanza onoraria.

Anche l'Opera primaziale pisana esprime ''cordoglio e commozione'' per la morte di Igor Mitoraj e ricorda che in piazza dei Miracoli, a Pisa, è ancora in corso la grande mostra “Angeli” realizzata dallo scultore polacco. «Durante le fasi di ideazione e di allestimento della mostra 'Igor Mitoraj. Angeli' - sottolinea una nota della Primaziale - lo staff tutto aveva avuto modo di conoscere e lavorare a stretto contatto con il maestro e di apprezzarne la profonda umanità e la grandezza di artista. Mitoraj aveva accolto la proposta di esporre le proprie opere nel contesto della piazza dei Miracoli come un grande onore. E onore gli è stato reso dai visitatori che in pochi mesi sono stati più di 50 mila».

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