Bandiera culturale

Ricordo le guance rosse e la tonalità della voce con le quali Carlo Azeglio Ciampi insorse contro la decisione della Commissione europea di non tradurre più gli interventi in lingua italiana e di sostituire questa traduzione in simultanea con quella in polacco. A chi gli chiese di fornire una sola ragione una perché si dovesse ancora tradurre in italiano, Ciampi rispose a muso duro: «Perché la lingua italiana è la lingua della cultura nel mondo».

Da servitore dello Stato innamorato del suo Paese con i suoi territori e il suo patrimonio artistico, un'idea profonda e universale dell'italianità e dei valori fondanti della nazione, Ciampi diceva una grande verità: il primato mondiale della cultura appartiene a noi, viene da una lunga storia cosmopolita e nessuno potrà mai togliercelo nonostante le nostre colpevoli, ricorrenti dimenticanze. Questa è la realtà.

Questa cifra culturale è la firma d'autore di quell'unicum italiano fatto di prodotti per la casa e per la persona, ma anche di meccanica strumentale e di precisione, un misto di innovazione e saper fare, bellezza dei territori, talento manifatturiero e artigianale, buona cucina, che va tutto insieme sotto il nome di Made in Italy e rappresenta la bandiera culturale e economica del Paese. Perché questa bandiera possa sventolare ed essere riconosciuta sempre più nel mondo abbiamo fatto ricorso, per una volta, alla lingua degli affari qual è quella inglese, per un'edizione speciale dedicata al meglio della produzione culturale italiana, di cui riferisce sotto da par suo Armando Massarenti, contenuta al centro di questo numero domenicale e diffusa all'estero.

Questa scelta rientra in un disegno editoriale complessivo di internazionalizzazione dei contenuti del Sole 24 Ore e ha in Italy 24, quotidiano digitale interamente in lingua inglese interamente dedicato all'Italia con le stesse sezioni del giornale compresa la Domenica del Sole e anche qualcuna in più, lo strumento per raccontare ogni giorno a modo nostro l'Italia al mondo. Siamo certi che anche Ciampi ne sarà contento.