Anastacia e Marianne Faithfull: le due signore della settimana

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Questo articolo è stato pubblicato il 24 ottobre 2014 alle ore 08:45.
L'ultima modifica è del 24 ottobre 2014 alle ore 08:59.

Da un lato «the little lady with the big voice», nota anche come «freak of nature», uno «scherzo della natura» partito da Chicago e arrivato a quota 85 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Dall'altro «Sister Morphine», icona della Swinging London che ha lasciato il segno nell'immaginario collettivo contemporaneo. Due signore, due pubblici, due modi diametralmente opposti di intendere la musica.

Sono Anastacia e Marianne Faithfull le regine incontrastate di questa settimana di musica dal vivo, con i loro tour mondiali che toccano l'Italia. La soul girl americana, reduce dalla pubblicazione a maggio scorso di «Resurrection», sesto album in studio, si esibirà il 27 ottobre al Fabrique di Milano, il 29 all'Auditorium Parco della Musica di Roma, il 30 all'Obi Hall di Firenze e il primo novembre al Gran Teatro Geox di Padova. Date attesissime per i fan italiani, le prime che la cantante tiene nel nostro Paese dopo aver superato il lungo stop imposto dal cancro al seno.

Marianne Faithfull, già compagna di Mick Jagger e musa ispiratrice dei Rolling Stones al tempo dei cosiddetti «Decca Years», porta invece nello Stivale il «50th Anniversary World Tour», dedicato al suo mezzo secolo di carriera. Il 27 ottobre si esibirà all'Auditorium di Milano, il 28 calcherà le tavole del Teatro del Giglio di Lucca per l'apertura del «Lucca Winter Festival». Un'occasione per ripercorrere la carriera della performer inglese nota anche per le apparizioni cinematografiche (bellissimo «Irina Palm» del 2006) attraverso i suoi più grandi successi (primo fra tutti «As tears go by») ma anche per ascoltare dal vivo alcuni brani del nuovo disco «Give my love to London» che vede la partecipazione di artisti del calibro di Roger Waters, Anna Calvi, Jim Sclavunos dei The Bad Seeds e molti altri.
Ma l'offerta settimanale non si ferma qua.

Torna per esempio dal Brasile Gilberto Gil con «Solo Tour 2014», format che ripropone i brani che hanno reso celebre il grande maestro tropicalista in versione intima. Il debutto è fissato per il 24 ottobre all'Auditorium di Roma, quindi le tappe del Teatro Gentile di Fabriano, in occasione della Rassegna «Fabriano Musica» (26 ottobre), del «Verdi» di Cesena all'interno della kermesse «Acieloaperto» (28 ottobre), del «Rossetti» di Trieste (1 novembre) e del «Geox» di Padova (6 novembre). In arrivo, il 24 ottobre al Fabrique di Milano, anche il giovane rampollo dell'indie folk britannico Passenger, mentre la cantante irlandese Wallis Bird toccherà El Barrio di Torino (25 ottobre), l'Etnobog di Trieste (26 ottobre) e All'Una e Trentacinque Circa di Cantù (27 ottobre).

Per amanti del genere lo show del rapper tunisino Karkadan che domenica 26 ottobre sarà al Lime Light di Milano. Sul versante italiano, si segnala il ritorno di Franco Battiato con il progetto elettronico «Joe Patti's Experimental Group» che debutterà dal vivo alla Fonderia Leopolda di Follonica, in provincia di Grosseto, il 27 ottobre e quindi sarà al Politeama di Genova (28 ottobre) e al Politeama di Piacenza (29 ottobre). Per quanto riguarda il jazz il Blue Note di Milano propone la giovane Anat Cohen con il suo nuovo progetto «Claroscuro» (26 ottobre), il pianista, bandleader e session man Brian Auger, innovatore assoluto dell'Hammond B3 (28 ottobre), la band di Javon Jackson, accompagnato sul palco dall'icona del soul e funk jazz Les McCann (29 ottobre), e il bassista Stanley Clarke, leggenda del jazz contemporaneo (30 e 31 ottobre).

Domenica 26 ottobre al Teatro Mediterraneo di Napoli va in scena un concerto speciale dell'Orchestra Napoletana di Jazz diretta da Mario Raja, con ospite il vocalist Raiz. L'ensemble che racchiude i migliori jazzisti campani - prodotto dal Pomigliano Jazz che ha di recente pubblicato il cd «In Concerto» per Itinera - presenta un live set particolare con classici della canzone partenopea e brani di autori napoletani contemporanei riarrangiati con innesti di musiche e tradizioni apparentemente lontane: araba, afroamericana, ebraica, latina.