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Questo articolo è stato pubblicato il 07 novembre 2014 alle ore 10:54.
L'ultima modifica è del 07 novembre 2014 alle ore 14:24.

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Ghiribizzosa la Guerritore di “Mentre rubavo la vita...!”: solo a quelle come te, leggere nel tocco, poteva concedersi di far fluire così ammalianti i versi di Alda Merini . Perché se le parole si interpretano, il suo spirito sfuggente, e ancor più nel giorno del suo anniversario, rischiava di giocare brutti scherzi. E invece no.

E’ toccato proprio alla così lontana per forme (...e che belle!) ed accenti, alla romana Monica Guerritore avvolta in un panneggio rosso Pontormo, con aggiunto un velo di sposa, di interpretare i suoi versi, cantarli con voce calda, per farli vibrare d’emozione. E un’ora e mezza di poesia pura è volata via veloce, lasciando il segno, eccome, sugli occhi commossi dei molti milanesi che un po’ incerti (...una romana per la Merini?) sono venuti a sentire la loro Alda. Bella come sempre, l’attrice di laviana memoria s’era come rarefatta, per lasciare il passo a una Monica autoironica che si è auto-sbeffeggiata per gli occhiali da presbite e il leggio mancato, esibendo con orgoglio le proprie rughe di fascino indiscusso, e gettando sulla sala, come fossero petali, riflessioni metapoetiche e ricordi di storia teatrale. Perché anche nella frenesia del contemporaneo su App e del Futuro di solo a iPad - “Questa collina mi è sempre piaciuta” continua ad essere - come ricordava Carmelo Bene- cosa assai diversa dal “Sempre caro mi fu quest'ermo colle”.
“La sua poesia è libera, fatta di contraddizioni umane, il suo parlare del corpo, il suo vagheggiare amori impossibili e sensuali, concreta e visionaria, tra dannazione e una felicità davanti alla fatica di vivere”. Così l’attrice racconta la Merini. E così la ha interpretata al fianco del cantante e compositore Giovanni Nuti, che della Merini è stato amico e interpete in musica e non solo. Sue le canzoni, suoi i ritmi struggenti di una serata emozionante.

Mentre rubavo la vita, Giovanni Nuti e Monica Guerritore. Produzione Sagapò e Tieffe teatro. Dopo Milano, dal 4 novembre a Genova, dal 9 novembre a Rimini.

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