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Questo articolo è stato pubblicato il 06 novembre 2014 alle ore 23:37.
L'Oltrepò Pavese, la più grande area vitivinicola di Lombardia, è nota ovunque per il Pinot Nero, sia in versione bollicine sia come vino rosso.
E' proprio di questi giorni, ad esempio, la nomina di miglior spumante d'Italia da parte del Gambero Rosso del Nature di Monsupello.
L'Oltrepò Pavese in realtà è molto di più: è un territorio dove sono custoditi moltissimi altri vitigni, tanto che alcuni pensano che siano anche troppi: oggi voglio segnalare 2 aziende che producono degli eccellenti vini rossi senza usare necessariamente il Pinot Nero: in questo caso Croatina, Ughetta di Solinga e Nebbiolo.
Azienda Agricola Picchioni Andrea – Canneto Pavese (PV)
Azienda familiare nata nel 1988 per opera dell'allora giovanissimo Andrea, che ha saputo coinvolgere prima i genitori, Antonio e Rosa, e poi la moglie Silvia, anzi, a sentire lui sono loro che lavorano sul serio: lui si limita a girare e a far assaggiare i vini. Ovviamente scherza, ma al giorno d'oggi è sempre più importante che un vigneron si faccia conoscere da chi apprezza il suo vino.
L'azienda, biologica, oggi dispone di 10 ettari di vigneto, con cui si producono dalle 60.000 alle 80.000 bottiglie, divise su 7 etichette diverse.
Da molti anni Beppe Zatti ricopre i ruoli di enologo ed agronomo.
Andrea è un personaggio molto particolare, partito da zero da una famiglia non vitivinicola, con la voglia di produrre vini rossi fermi di qualità in Oltrepò, cosa non così scontata circa 25 anni fa: se vi capita passate a trovarlo. Io ho assaggiato Asia 2010.
Rosso d'Asia 2010
La prima annata è il 1995: anno di nascita di Asia, la figlia di Andrea.
Ad oggi mancano solo le annate 2002 e 2014 poichè le uve non sono state ritenute all'altezza per produrre questo vino.
Uvaggio di Croatina (90 %) e Ughetta di Solinga (10 %).
Gradazione alcolica del 13,5 %.
Vendemmia manuale delle uve tra fine settembre ed inizio ottobre.
Vinificazione in acciaio e cemento ed affinamento in barili da 225 litri.
Se ne sono prodotte 3.500 bottiglie.
L'annata 2010 sarà messa in vendita ad inizio 2015.
Nel bicchiere si presenta di colore rosso rubino molto intenso.
Grande protagonista al naso è la frutta rossa matura, il sottobosco ma soprattutto le ciliegie, il tutto accompagnato da delicate speziature.
Nel berlo si è subito colpiti dalla sua freschezza, accompagnata da una piacevole morbidezza e delicatezza. Si sentono i tannini, giusti ed equilibrati: la sensazione è di un vino destinato ad evolversi e migliorare negli anni.
Prezzo in enoteca: 15-20 Euro
I Doria di Montalto – Montalto Pavese (PV)
Siamo nel 1800 e si inizia a bere il vino di quest'azienda: proprio così, non è nè uno scherzo nè un errore di stampa, tanto che per i 150 anni dell'Unità d'Italia è stata premiata tra le 150 aziende più longeve d'Italia ed iscritta nel registro delle Aziende Storiche Italiane.
Sono ormai 7 le generazioni di Doria, famiglia di origine genovese, a condurre l'azienda: oggi è il turno dei fratelli Andrea e Davide, validamente assistiti dal Maestro di Cantina Daniele Manini, da ormai 18 anni.
L'azienda ha un'estensione di 80 ettari, di cui 20 a vigneto, è interamente biologica, ha una produzione annua di 80.000-100.000 bottiglie, ripartite su 10 etichette.
I vitigni su cui lavora rappresentano la sua storia secolare ed anche le tradizioni vinicole del territorio, seppur con originali interpretazioni creative, che a volte la portano ad essere fuori dal coro, ma sicuramente meritevole di interesse: Pinot Nero, Riesling Renano e Nebbiolo, come pure l'utilizzo di caratelli di castagno oltre al diffuso legno di rovere.
Se avete un po' di tempo, venite a far 2 chiacchiere con Daniele: però non dovete avere fretta...ha tante cose da raccontare, e gli piace farlo!
AD Memorial Nebbiolo 2010 Provincia di Pavia IGT
L'etichetta è dedicata ad Adriano Doria, padre degli attuali proprietari, e primo sostenitore del recupero e dell'attenzione al nebbiolo in Oltrepò Pavese.
E' il primo esempio di Nebbiolo in purezza dell'Oltrepò Pavese.
La produzione è di 7.000 bottiglie, con gradazione pari al 13,5 %
Vendemmia manuale a fine ottobre.
La vinificazione è solo in cemento, a cui segue un affinamento in legno per 2 anni.
La particolarità di questo vino si evidenzia già dal colore, decisamente di un rosso rubino più intenso rispetto ai nebbioli in purezza provenienti da altri più famosi territori: l'enologo Daniele Manini lo spiega con la tipologia dei terreni ed il particolare microclima che consente di ritardare la vendemmia di circa 3 settimane.
I profumi fruttati sono accompagnati da piacevoli sentori balsamici e speziati, tra cui spicca la liquirizia.
In bocca è di notevole corpo e struttura con una interessante persistenza finale: vale la pena assaggiarlo, magari in confronto con i più noti nebbioli piemontesi e valtellinesi, così, tanto per divertirsi.
Ritengo sia adatto all'invecchiamento.
Prezzo in enoteca: 25 Euro
www.italiadelvino.com
DA NON PERDERE
Dal 07/11/2014 al 10/11/2014 – Merano (BZ)
23° Edizione del Merano Winefestival: Si parte il 7 novembre con bio&dynamica a cui seguono i 3 giorni tradizionali dell'evento organizzato da Helmuth Koecher: grandi vini, degustazioni e grande gastronomia
Per info: http://www.italiadelvino.com/news.asp?id_news=978
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