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Questo articolo è stato pubblicato il 14 novembre 2014 alle ore 11:18.
L'ultima modifica è del 14 novembre 2014 alle ore 13:20.

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Duttile e malleabile ma inossidabile e inalterabile, l'oro é da sempre considerato il metallo eterno, simbolo di potere e di ricchezza. Non sorprende quindi che la Regina d'Inghilterra possieda una delle più belle collezioni di oggetti e opere d'arte d'oro al mondo. Adesso per diverse settimane Elisabetta II ha aperto i suoi forzieri: anche i comuni mortali possono ammirare cinquanta delle opere più rare e straordinarie della collezione reale, in mostra alla Queen's Gallery accanto a Buckingham Palace a Londra.

“Abbiamo voluto dare un'idea della gamma e incredibile diversità della collezione reale,” spiega Kathryn Jones, direttrice della mostra. Le opere spaziano dai mobili ai gioielli, dai dipinti alle statue, dai libri alle carrozze, e la loro provenienza é altrettanto varia: dal Giappone all'Ecuador, dall'India alla Russia. La mostra é anche un viaggio nel tempo lungo quattromila anni: l'oggetto più antico risale all'era del Bronzo, il più recente al tardo Ventesimo secolo. Ci sono opere di una delicatezza estrema, come un disegno di Pier Francesco Cittadini realizzato nel Seicento su foglia d'oro, e oggetti di una opulenza sfacciata, come un vassoio di oro massiccio che pesa otto chili e mezzo, creato nel 1821 per celebrare l'incoronazione di Re Giorgio IV.

La mostra é divisa in tre parti: l'oro nell'arte, l'oro sacro e – naturalmente – l'oro reale, al quale é dedicata la sala più importante. Un trittico di Duccio del 1302 dimostra l'uso della foglia d'oro per dare una luce divina alle immagini e per sottolineare l'importanza della Vergine e del Bambino, mentre un reliquiario d'oro e perle del primo Quattrocento contiene frammenti della Croce.

Dietro ogni oggetto c'é una storia, non sempre a lieto fine. Un manoscritto islamico del 1656, su carta intessuta d'oro, é una cronaca del regno dell'imperatore che fece costruire il Taj Mahal in ricordo della moglie morta. La gigantesca testa di tigre d'oro con occhi e denti di cristallo di rocca faceva parte del trono del sultano di Mysore, in India, smembrato dopo l'assedio delle truppe inglesi al suo palazzo nel 1799. C'é un portasigarette d'oro in tre colori diversi di Fabergé, regalato a Edoardo VII nel 1903 da Maria Feodorovna, ex Zarina di Russia poi morta in esilio dopo la rivoluzione bolscevica.

Gli oggetti più antichi sono quelli che sembrano più contemporanei per la loro elegante semplicità. Come la bellissima coppa Rillaton del 1.700 avanti Cristo, forgiata da un'unica lastra d'oro, o la corona-scultura creata dagli indigeni Canari dell'Ecuador prima dell'invasione degli Incas nel Quindicesimo secolo e regalata alla Regina Vittoria nel 1862.
Si sa che non é tutto oro quel che luccica, ma nel caso della Regina d'Inghilterra ci si può fidare: questa mostra é oro puro.

Gold
7 novembre 2014 – 22 febbraio 2015
The Queen's Gallery, Buckingham Palace, Londra
www.royalcollection.org.uk

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