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Questo articolo è stato pubblicato il 20 novembre 2014 alle ore 14:05.
L'ultima modifica è del 21 novembre 2014 alle ore 08:45.

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Dustin Hoffman e Anne BAncroft ne “Il laureato” (Olycom)Dustin Hoffman e Anne BAncroft ne “Il laureato” (Olycom)

Un giovane Dustin Hoffman che corre dietro il pullman per riconquistare Katharine Ross, la fidanzata tradita con la madre di lei, Anne Bancroft, è la scena finale di un film e di una generazione che rincorre i suoi sogni sicura di poterli realizzare. È il 1967: Mike Nichols vincerà l’Oscar con Il Laureato (The Graduate), suo secondo film, il critico del New Yorker scriverà: non si vedeva un regista con una carriera così veloce dai tempi di Orson Welles.

Nichols farà molti altri film con un dono raro, li vuoi sempre rivedere, li vedi fino alla fine. Film diversi che scandiscono i decenni d’America dagli anni 60 all’ultimo, sette anni fa. Chi ha paura di Virginia Wolf? esordio del 1966 costruito attorno a una coppia fin troppo vera nella vita, Liz Taylor e Richard Burton. Conoscenza carnale, vita e destini di due compagni di college, Art Garfunkel e Jack Nicholson, inizio degli anni 70. Silkwood, da un vero caso giudiziario americano con al centro un tecnico chimico, Meryl Streep, in lotta con la società per cui lavora che produce barre di plutonio e poi muore in uno strano incidente stradale.Heartburn, in Italia Affari di cuore (1986), matrimonio e tradimenti del giornalista del Watergate Carl Bernstein e della tempestosa moglie Nora Ephron (definizione di Christopher Hitchens, altro protagonista della Washington di quegli anni), autrice di una sceneggiatura-memoir.

Working Girl, in Italia Una donna in carriera, il rampantismo yuppie dell’America anni 80 sui tacchi malfermi di una splendida Melanie Griffith, una segretaria che vuol fare carriera nella finanza, sospira per Harrison Ford e alterna trampoli da ufficio a metropolitane scarpe da ginnastica. Passano pochi anni, è il 1991 e Nichols si ritrova sempre a New York, dirige ancora Harrison Ford che però non è più il capoufficio da capogiro di Working Girl ma un avvocato con pochi scrupoli che perde la memoria dopo essere stato ferito in una sparatoria: il film si intitola A proposito di Henry (Regarding Henry) , l’avvocato cinico dovrà imparare tutto daccapo, è l’inizio della fine della sbornia finanziaria del decennio appena chiuso, sceneggiatore J. J. Abrams, futuro autore della celebratissima serie tv Lost.

Infine l’ultimo strepitoso film, la Guerra di Charlie Wilson del 2007 con Tom Hanks e Julia Roberts.

Nichols ha vinto tutti e quattro i grandi premi per l'entertainment: Oscar (cinema), Grammy (musica), Tony (teatro) e Emmy (tv). Nato Michael Igor Peschkowsky nel 1931 a Berlino, origini ebree, scappa dalle persecuzioni naziste e a otto anni arriva con la famiglia in America. Si trasferisce quindi a New York, ottiene i primi successi a Broadway negli anni '50. Poi il cinema, e la consacrazione nel 1967 con «Il laureato», film che lancia Dustin Hoffman. Quattro mogli, l’ultima la stella tv dell’ABC News, Diane Sawyer. Proprio il network di cui Sawyer è stato il volto, ha dato l’annuncio di una morte «inaspettata»: il presidente della Abc James Goldston ha definito Nichols «un uomo con una grande visione».

L'ultimo progetto di Nichols, rimasto incompiuto, era un adattamento per la rete Hbo di “Master Class”, dramma del commediografo Terrence McNally su Maria Callas. Avrebbe lavorato di nuovo con una delle sue star, Meryl Streep, protagonista di Heartburn e Silkwood. (angela manganaro)

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