Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 12 dicembre 2014 alle ore 22:57.

My24

Nella querelle sull'influenza negativa o positiva delle tecnologie sulla nostra vita e sulla nostra mente, Howard Rheingold spezza una lancia a favore della Rete. Rheingold, pioniere della Rete, fu lui a coniare il termine Internet nel 1987, studioso dell'impatto sociale delle nuove tecnologie già nel 1985 nel suo “Tools for Thought” rifletteva sul loro sviluppo e l'espansione della mente.

In questo suo ultimo volume mette in riga sia gli entusiasti sia gli angosciati per le tecnologie che ci invadono e pervadono, appellandosi a una necessaria alfabetizzazione digitale per acquisire quelle competenze imprescindibili per gestire la Rete in ottica personale e in prospettiva collettiva. Punta dunque l'attenzione sulla necessità di acquisire un know-how per sfruttare i media in modo intelligente così da farli diventare strumenti intelligenti; un percorso importante in anni in cui ci si predispone al lifelong learning.

La strada che percorre lo studioso è quella della tecnologia che espande la mente e che rende intelligenti, riconoscendo la necessità di un'educazione alla Rete: «Il futuro della cultura digitale - vostro, mio e nostro - dipende da come riusciamo a imparare a usare i media che hanno permeato, amplificato, distratto, arricchito e complicato le nostre vite».

Quello che propone Rheingold è di riutilizzare un termine caduto in disuso e di aggiornarlo: utilizzare “netiquette” (rete+etiquette) per indicare un galateo della Rete con un insieme di norme codificate e regole di saggezza spicciola. Uno dei punti su cui si sofferma maggiormente, e con uno spiccato impeto, è la questione della “partecipazione”: l'educazione alla competenza nell'uso delle tecnologie è anche competenza alla partecipazione attiva alla Rete e alla società.

La sua teoria sulla “Legge di potenza della partecipazione” spiega come la partecipazione possa nascere da forme molte attenuate, cliccando link o proponendo tweet, fino all'organizzazione di un'azione collettiva che coinvolga molte persone in un grande evento, passando così da un livello minimo di partecipazione a un alto coinvolgimento.

La Rete è, per Rheingold, un'occasione di cui approfittare per costruire una società più attenta e responsabile, una pratica che si assimila imparando a utilizzare il Web in maniera consapevole, dandoci la possibilità di essere più intelligenti e costruire una società più partecipata.

Howard Rheingold
“Perché la rete ci rende intelligenti”
Raffaello Cortina Editore, 2013
Pag. 416, 28 euro

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi