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Questo articolo è stato pubblicato il 21 dicembre 2014 alle ore 08:17.

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Stefano Massini, forse il più importante autore del teatro italiano oggi, paragona Franco Quadri al costruttore Solness di Ibsen, un uomo tormentato dal "proprio necessario tramonto". Gli fa eco Renata Molinari, curatrice del 31esimo numero della rivista di Bompiani Panta, dedicata appunto al critico ed editore milanese scomparso nel 2011 e preziosa antologia di saggi, testimonianze, interviste, scritti autografi e inediti materiali iconografici (curati da Jacopo Quadri). Anche lei ricorda la «ricca raccolta di cartoline» di Quadri: «tanti tramonti per la sua collezione!». E ha sempre un po' il colore del tramonto persino la cerimonia dei Premi Ubu, gli "Oscar" del teatro nostrano, inventati dall'intellettuale nel 1979, assegnati da 53 referendari e consegnati lunedì al Piccolo Teatro Grassi: è il "brillio disperato e finale" di un rito che sancisce la fine dell'anno (solare) teatrale.
A sbancare questa 37esima edizione è stata Emma Dante, che, con Le sorelle Macaluso, ha vinto ben due Ubu, uno per lo "Spettacolo dell'anno" e uno per la "Miglior Regia". Sardonica, ha commentato: «È la prima volta che il premio alla regia viene assegnato a una donna. Lo dedico perciò alle mie colleghe, e a tutte le donne». "Miglior attrice" 2014 è Arianna Scommegna, mentre nella categoria "Under 35" è Licia Lanera; il corrispettivo maschile è andato a Roberto Latini, che ha coerentemente ringraziato con la più classica delle esclamazioni patafisiche: «Merdre!». Certo il fondatore della Ubu Libri e del Patalogo avrebbe apprezzato: a lui, da quest'anno, viene tributato un omaggio ulteriore, il "Premio Franco Quadri", "destinato a un maestro della creazione contemporanea". L'ha vinto la belga Frie Leysen, fondatrice e direttrice di blasonati festival e rassegne europee, nonché insignita in patria del "Premio Erasmus". La "Novità straniera" dell'anno è, invece, Frost/Nixon di Peter Morgan, allestito dalla compagnia dell'Elfo, e "Miglior spettacolo straniero presentato in Italia" Glaube Liebe Hoffnung, diretto dallo svizzero Christoph Marthaler.
"Miglior allestimento" scenico è stato giudicato quello di Alessandro Marzetti, Silvia Bertoni e Armando Punzo per Santo Genet; "Miglior progetto sonoro" quello di G.u.p. Alcaro per Quartett; "Miglior progetto artistico" è e la volpe disse al corvo. Corso di Linguistica Generale. Il teatro di Romeo Castellucci nella città di Bologna. I "Premi Speciali" sono andati alla Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli e a Michele Sambin e il Tam Teatromusica. Infine, l'Ubu per la "Novità italiana" è stato vinto da Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, pièce di struggente bellezza che si interroga sulla crisi finanziaria e, soprattutto, sulla inadeguatezza e frustrazione dell'artista in anni di tragedia economica e sociale. E se il poeta si domandava: «A che scopo i poeti in miseri tempi?», il critico affermava: «Ci sono poche possibilità di andare avanti, ma si può osservare da vicino. La scrittura non è necessaria». E qualche pagina più in là, sempre nella pensosa rivista, si legge: «Tu sei sempre il critico e sei solo, dall'altra parte. Loro ti chiamano, scongiurano perché tu sia presente agli spettacoli, ma quando poi sei lì, gli fai paura, anche agli amici». Così scriveva Franco Quadri, l'"aminemico" dei tramonti.
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Panta, Franco Quadri, a cura di Renata M. Molinari, Bompiani, Milano, pagg. 396, € 25,00

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