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Spartaco, Cesare e gli altri

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Spartaco, Cesare e gli altri

  • –Beatrice Masini

Beatrice Masini
Ad accostare le parole Laterza-bambini-storia viene in mente un bel libro del 1994, I bambini nella storia, un'antologia di infanzie terribili, privilegiate o tutt'e due che faceva pensare a una cosa: che guerra essere piccoli, in tutti i tempi. Ora la triade si riunisce nel progetto Celacanto, nome che suona vagamente vegetale e designa invece un pesce preistorico. E questa collana è davvero uno strano animale da libreria: grande formato, illustrazioni numerose e spesso vaste, grandi caratteri scelti per tenere in armonia il tempo della lettura dell'immagine - così prezioso per un lettore giovane - con quello della lettura delle parole. Per fedeltà alla vocazione dell'editore, i titoli sono affidati solo in parte a narratori puri, perlopiù a specialisti che si misurano con una scrittura diversa: ma senza paura delle parole difficili, dei tuffi in un passato che a scuola si avvicina a passo di lumaca, della crescente disabitudine alla divulgazione. Il romanzo storico per ragazzi conosce da noi furiosi risvegli in zona anniversari - la Grande Guerra ne sta già generando un plotoncino - mentre negli altri Paesi è praticato con costanza da autori solidi, John Boyne, Michael Morpurgo, e qui ha pochi cultori fedeli - tra gli altri Vanna Cercenà, Teresa Buongiorno, Mino Milani, Luisa Mattia, Guido Sgardoli. Nel progetto Laterza è chiaro l'intento di tenere centrale la Storia anche quando è scomodo o complicato raccontarla, controllando la tentazione di scioglierla in storielle. Nella prima ondata di uscite ecco l'avventura di Spartaco e del suo sciame di seguaci su e giù per l'Italia a cercare una forma di libertà, eludendo e sfidando a tempi alterni una Roma che non può permettersi voci discordi, raccontata dallo storico americano Barry Strauss, adattata da Carola Susani e rappresentata dai rossi sangue e dai puri azzurri dell'inimitabile gamma D'Altan; poi Ivar e Svala fratelli vichinghi (senza le corna, come tiene a precisare molto presto Franco Cardini), traslocati dal padre in una terra molto lontana, al di là del mare, per far salva la stirpe: due bambini forti delle loro memorie e del loro epos come è forte il tratto di Lucio Villani che li rappresenta.
La voce più felice è quella di Carola Susani, anzi, della sua Susan la piratessa illustrata coi colori limpidi dei Tropici da Simona Mulazzani, perché suona vera, la prima persona svelta di una ragazzina che si è infilata le brache da maschio - e non era la sola, ci racconta - per cercare una vita migliore, e ha fatto prima il soldato, poi il marinaio, poi il pirata. È la più felice anche perché tutto scorre nitido, ogni tanto qualche spiegazione per questi bambini che a otto anni sanno tutto dei dinosauri e niente del passato remoto ci vuole e l'abilità sta nell'infilarla al posto giusto, dove non dà fastidio ma fa scivolare meglio la narrazione; ed è bello scoprire la democrazia dei fuorilegge che abbraccia tutti e a tutti provvede un futuro. La storia più leggera e libera è quella di Enrico Brizzi, con un quattordicenne un po' da Libro Cuore, Milo, che lascia una Milano sonnacchiosa per andare verso il K2 con lo zio esploratore al seguito del Duca degli Abruzzi: treno, nave, l'India, ancora treno e poi le carovane, il nuovo amico Jampalì con il suo yak biondo e la gioia di riuscire a capirsi, l'incontro fantastico con Alessandro Magno e la scoperta del suo tesoro che è poi dentro il titolo da libro d'avventura di una volta, Milo e il segreto del Karakorum, illustrato da Luca Caimmi con un bel gusto da taccuino di viaggio. Giusto Traina racconta il sogno (l'incubo) di un condottiero bambino, Il piccolo Cesare (pericoloso, desiderare troppo forte), che Mariachiara di Giorgio accompagna con tinte grattate via dagli affreschi delle ville romane. Infine, per ora, Amedeo Feniello viaggia fino in Barberia con il piccolo Leonardo Fibonacci, Il bambino che inventò lo zero - un buffo, irriverente Pel di Carota secondo Gianluca Folì - affiancato da un mentore arabo che gli svela il mistero dei numeri arabi guardando un cielo bellissimo, sulla lingua il pizzicore di «una spezia che è la più saporita e pura del mondo: la conoscenza». Pizzicano anche i concetti alti, le informazioni precise e non troppo diluite, ma s'intende che questi sono libri che sceglierà un grande per un bambino, mettendo in conto poi la pazienza di sedersi vicino a lui, leggere ad alta voce, soffermarsi su ciò che non è chiaro. Come si dovrebbe fare coi libri e i bambini: se non sempre, almeno per un bel pezzo.
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Celacanto, la collana Laterza per ragazzi, Roma-Bari, 60-64 pagine, € 18,00
illustrati
Un disegno di Mariachiara
Di Giorgio tratto dal libro
Il piccolo Cesare di Giusto Traina. Il libro fa parte del progetto Celacanto (Laterza), la collana di storia illustrata dedicata ai ragazzi