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Quattro scatenate Comedians all'Elfo

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Quattro scatenate Comedians all'Elfo

La badante ucraina, la pugliese lesbica, la cassiera svampita e la brianzola ritoccata, sono le quattro attrici dilettanti che dopo un rigoroso apprendistato arrivano a giocarsi il futuro con un provino ‘testato' da una spietata talent scout. Le aspiranti “Comedians” - Margherita Antonelli, Alessandra Faiella, Rita Pelusio e Claudia Penoni – portano in scena il testo di Trevor Griffiths con grinta, dimostrandosi attrici comiche di spessore e con alto tasso di affiatamento. Doti che hanno permesso al regista Renato Sarti, già a sua volta uno dei Comedians di successo di Gabriele Salvatores (1985), di esaltare le singole doti delle protagoniste. Ed è proprio l'Elfo (allora nella sala di via Menotti) ad ospitare la pièce del drammaturgo britannico, questa volta in versione prettamente femminile. In questo allestimento le aspiranti commedianti sono istruite da un'insegnante vera, Nicoletta Ramorino, che nonostante abbia superato le ottanta primavere prosegue la sua ‘missione' anche nella vita (al Centro Teatro Attivo).

Le sue allieve, in questo caso, sono quattro gemelle diverse, non tutte allo stesso livello ma ben amalgamate. Si riconosce alla Penoni il merito di essersi cucita addosso con maestria lo stereotipo della badante ucraina, Irina, che trascina i piedi e le parole e si lancia in battute ironiche d'effetto che spesso hanno per bersaglio Putin. Tenera e ingenua la rotondetta cassiera interpretata dalla Antonelli, che sogna un riscatto sociale dalla misera posizione di “responsabile amministrativa”, come si autodefinisce, da 800 euro al mese, da un marito scemo e da qualche incidente di percorso sui social media. Poi c'è lei, la Faiella, sempre brava nel dar voce alla ‘passatella' sensuale che non si arrende all'evidente passare del tempo. Nei panni della brianzola Valentina Brambilla punta a diventare una star mentre si sfianca in esercizi di recupero tonico dell'interno cosce, si fa lampade solari e millanta viaggi alle Maldive da gran sciura. Poi c'è lei, Rita Pelusio, un vero concentrato di energia in un corpo da ragazzina, la ribelle e sfrontata aspirante attrice che forse tutti gli insegnanti di teatro vorrebbero avere.

Nella parte della ragazzaccia che confessa la propria omosessualità a un'attonita platea di parenti pugliesi, il suo saggio raggiunge momenti di perfezione attoriale, ma non le aprirà la strada a un futuro da palcoscenico. La talent scout Maria Cillario (interpretata da Rossana Mola), esperta di show business per masse ammaestrate di prima fascia serale, boccia impietosamente e sceglierà proposte adatte a un pubblico di bocca buona “noi non facciamo i missionari, siamo dispensatori di risate”, con buona pace e rassegnazione della rigorosa insegnante.

La versione al femminile di Comedians è sicuramente meno dirompente rispetto all'edizione di trent'anni fa di Salvatores, che non solo avviò al successo quel gruppo di giovani attori protagonisti, ma ebbe il grande pregio di portare nei teatri un grande assente: il pubblico giovane. La messa in scena di Sarti è meno roboante, meno muscolare, ma non per questo meno apprezzabile. Qualche calo di tono e sfilacciatura nella prima parte dello spettacolo, ma anche un ampio riscatto nel secondo tempo grazie alle singole performances. Il format femminile piace, la versione appare inevitabilmente più intima, quindi imperfetta, tremolante come gli avambracci della Brambilla, indubbiamente più realistica e dolente.

Con Margherita Antonelli, Alessandra Faiella, Rita Pelusio, Claudia Penoni, Nicoletta Ramorino e Rossana Mola, Regia di Renato Sarti - produzione Teatro della Cooperativa
Al Teatro Elfo Puccini di Milano fino a domenica 22 febbraio

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