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Il folk di Joan Baez, le hit di Saint Motel e Sam Smith

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musica dal vivo

Il folk di Joan Baez, le hit di Saint Motel e Sam Smith

Sembra incredibile ma c'è stato un tempo in cui Bob Dylan, guida incontrastata della controcultura americana degli anni Sessanta, doveva essere portato per mano. E a introdurre quello che all'epoca era un giovanotto del Minnesota di indiscutibile talento e immense velleità negli ambienti giusti della scena folk ci pensò lei: Joan Chandos Baez, ragazza di una manciata di mesi più grande del Menestrello di Duluth eppure capace, in una certa fase, di contribuire in maniera fondamentale alla sua crescita e alla maturazione della di lui poetica.

Tutto questo per dirvi che la settimana live propone ben quattro appuntamenti con un pezzo imprescindibile di storia della musica popolare del Novecento: Joan Baez, l'indiscussa Signora del folk, si esibirà il 7 marzo all'Auditorium Manzoni di Bologna, l'8 al Teatro Giovanni da Udine del capoluogo friulano, il 10 alla Sala Santa Cecilia di Roma e il 12 al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Occasione per riascoltare brani memorabili, spesso attinti dalla tradizione ma rinnovati nel profondo come «Diamonds & Rust», «There but for Fortune», «Farwell, Angelina», «Sweet Sir Galahad» e ovviamente «We shall overcome». Non solo storia, in ogni caso, nella settimana della musica dal vivo ma anche un bel po' di «attualità». Vedi alla voce Saint Motel, la giovanissima band californiana che ha spopolato in Inghilterra e qui in Italia con il tormentone retrò «My Type». Dopo le apparizioni a X Factor e Sanremo, il 10 marzo suoneranno al Tunnel Club di Milano, il 12 all'Orion di Ciampino, il 13 al Vox di Nonantola, in provincia di Modena, e il 14 al New Age Club di Treviso. Divertimento assicurato.

Gli amanti del pop non prendano impegni per lunedì 9 marzo: all'Alcatraz di Milano si esibisce infatti il giovane performer britannico Sam Smith che due anni fa ha scalato le classifiche di mezzo mondo con la hit «La la la», condivisa con il rapper Naughty Boy. A cinque mesi dalle ultime sue apparizioni italiane torna poi sullo Stivale la cantautirice inglese Sarah Jane Morris, sempre alle prese con il Tour dell'album «Bloody Rain», acclamato dalla critica britannica. Sarà prima alla Sala del Carmine di Massa Lombarda, in provincia di Ravenna (8 marzo), poi al Teatro Orfeo di Taranto (13 marzo), al Senzatempo di Avellino (14 marzo), al Marte di Cava de' Tirreni, in provincia di Salerno (15 marzo), al Jazzino di Cagliari (19 marzo), allo Studio d'Arte, sempre nel capoluogo sardo (20 marzo), e al Teatro Pavarotti di Modena (25 marzo). Non mancano poi gli appuntamenti per gli appassionati di musica indie.

Tre date italiane per gli Archive, band britannica partita nella prima metà degli anni Novanta sulla scia dell'esplosione del trip-hop ma capace in questi anni di spaziare dalla psichedelia all'ambient per arrivare persino ad alcuni esiti progressive. L'11 marzo saranno all'Estragon di Bologna, il 12 all'Alcatraz di Milano e il 13 all'Orion di Ciampino per presentare l'ultimo album «Restriction». Tornano a queste latitudini anche i Blonde Redhead, trio di indie rock cosmopolita con base a New York composto dalla vocalist giapponese Kazu Makino e dai gemelli milanesi Amedeo (chitarre) e Simone Pace (batteria), reduce dalla pubblicazione del nono album in studio «Barragán»: il 10 marzo all'Hiroshima mon Amour di Torino, il 12 all'Urban Club di Perugia, il 13 al Bronson di Ravenna e il 14 al Viper di Firenze. Non perdiamo di vista il fenomeno k-pop, il pop coreano che da Psy in poi fa proseliti anche nel mondo occidentale. Domenica 8 marzo si esibiscono al Fabrique di Milano i Block B, tra le più rappresentative band del genere caratterizzata da un sound prettamente hip hop. In ultimo, per gli amanti del jazz «cantato», si segnalano le due date, il 6 e il 7 marzo al Blue Note di Milano, della vocalist americana Patti Austin.

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