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Stroncatura preventiva di questo numero

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LA MACCHINA DEL FANGO

Stroncatura preventiva di questo numero

Questo mese, a IL, per mettermi i bastoni fra le ruote, si sono inventati addirittura un allarme bomba al Sole 24 Ore. Solo Francesco Franchi non si è fatto fregare ed è tornato indietro, ad allarme scattato, per salvare su Mac tutte le copertine e un certo font «della madonna» per il quale si erano spese cifre folli; peccato che detto font si differenziasse dal precedente solo per come legava le effe alle consonanti, e nel titolo di copertina non si verificasse tale occorrenza. Son brutti colpi, Franchi.

Al bar-redazione, colpita da così alte considerazioni, ho preso una decisione rivoluzionaria e liberatoria: guardare il giornale, anziché leggerlo. Ragazzi, ci ho messo tre anni a capire come funzionava questo coso: meno approfondisci, meglio è. Leggere IL non serve a niente, tanto i temi caldi sono sempre quelli: i trenta-quarantenni al potere, il lato umano del capitalismo, Andrea Minuz che infama i cultori del libro di carta (e ridaje) e House of Cards recensito da una “new entry”: Guia Soncini. Ma come sa stupirmi quel trasformista di Rocca col suo camaleontico magazine. Poi si indigna se mi confondo e al posto di chiedergli le bozze della sezione Yolo, gli chiedo quelle di Tabloid (sostituita da Yolo otto mesi fa… Ma onestamente: a voi la cosa ha cambiato la vita?). A me, se il pizzaiolo mette la margherita nel cartone col ciuco del Napoli al posto di quello col Vesuvio, fa poca differenza. Insomma, IL è come Brachetti: cambia solo vestiti, perché l'art director è l'unico a evacuare l'edificio coi font sottobraccio; per il resto, al netto di governi che cadono e iPhone che escono, ci riciccia da anni la sua posizione neoliberista in tutti i pantoni del caso.

Ho assunto, pertanto, un approccio più estetico, e ho iniziato a guardare le bozze. Non mi è andata male: in copertina, infatti, c'è Glucksmann junior, che sarà sicuramente un genio del pensiero democratico, ma diciamo che a prima vista non spicca per il suo cv. Per farvi capire che cosa intendo, rimando le vostre compagne alle pagine della cover story: no, non è la sezione moda, è proprio la cover story, e lui è Glucksmann. Ragazze, vi interessa leggere le sue acute teorie? Ci parlereste per ore di Ucraina e Ruanda senza perdere concentrazione? Riuscite a spostare anche solo un attimo le pupille 10 centimetri più in basso su Giuliano da Empoli? Giuliano, che peccato che per una volta che ti hanno dato la copertina (e quando ti ricapita?), sei finito vicino a quell'“intellettuale” lì. Sei simpatico, comunque. Sei un tipo.

Ma se anche voi non siete Glucksmann (il quale, se non l'aveste capito, può farsi seguire senza difficoltà da una donna sotto un ponte di Tbilisi o in piazza Tahrir senza dover promettere niente), potete sempre dotarvi degli accessori della sezione Design, per elevare il vostro potenziale erotico. Per esempio, da Empoli lo vedrei bene a ordinare una Coca Life in un bistrot dell'Opéra (senza Glucksmann tra i piedi, ovviamente). Franchi ha sicuramente bisogno di un ass-saver – non solo per la bicicletta, ma anche per tutte le volte che io lo citerò in questa rubrica. L'accetta rosso lacca fa al caso di Andrea Minuz, perché al Pigneto sono in tanti a seguirlo, ma se lo prendono lo corcano. Rocca, infine, potrebbe svegliarsi col rumore del picchio dopo una notte passata su Netflix, e iniziare a lucidarsi le scarpe con l'apposito kit. Naturalmente, tutti questi accessori possono giovare alla vostra sensualità solo se siete metrosexual. Altrimenti, per me andate bene pure con la Graziella, la Coca Light, i coltelli dell'Esselunga e la sveglia con la gallina.

Un po' tipo Pacifico, uno in scarpe da calcetto, uno che legge Baricco… e che lo recensisce come se Baricco fosse un esordiente e lui Pietro Citati. Perché fa così? Gli piacerebbe tanto essere nella lista dei trenta-quarantenni che contano in Italia. Tranquillo, Pacifico, hai ancora un po' di tempo per fallire: i giovani di potere elencati in questo numero hanno in media 45 anni e mezzo, e comunque, non li conosce nessuno. Un giorno, Pacifico, la tua vita sarà migliore… quando Goffredo Fofi e Minuz faranno pace, perché il capitalismo ci porterà molto più lontano dei sindacati: homeworking, postazioni intercambiabili, orari ridotti e vacanze obbligate. È già realtà! Pensate che oggi al Sole 24 Ore mi hanno fatto lavorare tutto il giorno al bar. Abbiamo guardato Stalker mentre gli artificieri cercavano la bomba, e Franchi cercava una effe da mettere nel titolo, perché noi siamo giovani che contano.

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