Cultura

Paul Simon e Sting insieme sul palco

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MUSICA DAL VIVO

Paul Simon e Sting insieme sul palco

Sono nati esattamente a distanza di dieci anni, il primo nel New Jersey, il secondo a una manciata di chilometri da Newcastle. Con le loro band hanno segnato la storia della musica, rispettivamente degli anni Sessanta e Settanta, poi negli Ottanta con progetti solisti hanno conosciuto entrambi un clamoroso successo di pubblico.

Adesso, spalla a spalla, si dividono il palco. Tocca l'Italia, con un'unica data lunedì 30 marzo al Forum di Assago, il «Paul Simon & Sting: on stage together tour», tournee mondiale nella quale il repertorio del cantautore americano si fonde alla perfezione con quello dell'ex leader dei Police. Un live act dal sapore di evento che praticamente ovunque sta registrando il soldout. E sarebbe stato strano il contrario, dato il richiamo esercitato dai due artisti. Il concerto alterna brani eseguiti in tandem a set singoli nei quali Paul Simon e Sting esplorano ciascuno il proprio repertorio.

Nei pezzi a due voci Sting si colloca magnificamente sulla linee melodiche che furono di Art Garfunkel. Che si tratti di «Cecilia», di «Bridge over troubled water» o di «America». L'idea della partnership tra i due risale al periodo in cui entrambi hanno abitato nello stesso palazzo della Upper West Side di Manhattan. Uno scherzo, una scommessa, un paio di accordi strimpellati insieme e via al tour mondiale.

La settimana della musica dal vivo, in ogni caso, si presenta straordinariamente ricca. Completa per esempio il proprio tour italiano l'Alan Parsons Project toccando, dopo Milano e Padova, l'Obi Hall di Firenze (27 marzo) e l'Auditorium Conciliazione di Roma (28 marzo). «The Greatest Hits Tour» è un concerto nel quale il celeberrimo ingegnere del suono di Beatles e Pink Floyd ripropone tutti i suoi successi, da brani storici come «Time», «Eye in the sky» e «Psychobabble» a pezzi più recenti, estratti dall'ultimo album «A Valid Path» uscito nel 2004. Tornano a queste latitudini, con un'unica tappa a Gran Teatro Geox di Padova il 28 marzo, anche gli UB40, alfieri del reggae britannico, fautori di una particolarissima via alla musica popolare giamaicana tutta sintetizzatore, percussioni e virtuosismi vocali. Memorabile la hit «Kingston Town».

Per chi ama suggestioni elettroniche e disco al Cromie di Castellaneta Marina (Taranto) il 28 marzo c'è il producer francese Bob Sinclar. Ben nove date nel nostro Paese per i Fuzztones, band iconica del garage rock revival degli anni Ottanta proveniente dagli States dietro al carismatico leader Rudi Protrudi: il 27 marzo saranno al Bloom di Milano, il 28 al Sonar di Siena, il 29 alla Loggia del Leopardo di Vogonga (Verbania), il 31 al Fun House di Ancona, il primo aprile alla Tipografia di Pescara, il 2 alle Officine Cantelmo di Lecce, il 3 al Forte Prenestino di Roma, il 4 al Bronson di Ravenna e il 5 al Vinile di Vicenza.

Fondamentale, per chi apprezza il genere, il loro esordio «Lysergic Emanations». Sarà prima al Teatro Dal Verme di Roma (30 marzo) e poi al Sistina di Roma (31 marzo) Steven Wilson, già fondatore dei Porcupine Tree e personaggio di riferimento del movimento neopsichedelico inglese degli anni Ottanta. Per chi ama il jazz si segnala in ultimo il ritorno di Marcus Miller, virtuoso del basso elettrico già al fianco di sua maestà Miles Davis che si esibirà all'Auditorium di Roma (31 marzo), al Geox di Paodova (1 aprile) e ai Magazzini Generali di Milano (2 aprile).

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