In principio fu la mostra di Gian Alberto Dell’Acqua e Roberto Longhi “Arte Lombarda dai Visconti agli Sforza. Correva l’anno 1958. Nell’anno di Expo a Palazzo Reale l’omaggio di Serena Romano e Mauro Natale con la mostra che fin dalla ripresa del titolo ripercorre la tappe di quella esposizione e degli inquadramenti longhiani che segnarono per sempre il campo di studi, prendendo in esame lo stesso periodo storico considerato dalla mostra del '58, dunque i secoli dal primo Trecento al primo Cinquecento: tutta la signoria dei Visconti, poi degli Sforza, fino alla frattura costituita dall'arrivo dei Francesi.
Attraverso un ricco percorso a rifiorire è la raffinata vita di quelle corti che resero grande Milano. Circa duecentocinquanta opere in mostra .
“Oggi l'arte lombarda della fine del Medioevo e del Rinascimento – affermano i due curatori Mauro Natale e Serena Romano – appare come una realtà storica di grande rilievo internazionale, che estende le proprie diramazioni ai maggiori paesi europei”.
Il percorso della mostra si svolge attraverso una serie di tappe in ordine cronologico, che costituiscono altrettante sezioni e sottosezioni, che illustrano la progressione degli eventi e la densità della produzione artistica: pittura, scultura, oreficeria, miniatura, vetrate, con una vitalità figurativa che soddisfa le esigenze della civiltà cortese e conquista rinomanza internazionale al punto da divenire sigla d'eccellenza riconosciuta: l'“ouvraige de Lombardie”.
Tra le opere esposte i manoscritti Liber Pantheon del 1331 e il Libro d'Ore Bodmer dalla Morgan Library, le vetrate dalla chiesa di Santa Maria Matris Domini di Bergamo, uniche del Trecento esistenti in Lombardia, alcune mirabili opere in marmo di Giovanni di Balduccio, del Maestro di Viboldone e di Bonino da Campione provenienti, oltre che dalla Lombardia, da importanti musei europei e americani, disegni, tavole e affreschi di Giovanni da Milano, di Giusto de' Menabuoi, del Maestro di San Nicolò dei Celestini.
Arte lombarda dai Visconti agli Sforza, Milano al centro dell'Europa, Milano, Palazzo Reale fino al 28 giugno 2015.
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