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Torna sul palco Ian Anderson, «flauto» progressive dei Jethro Tull

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Torna sul palco Ian Anderson, «flauto» progressive dei Jethro Tull

Gli anni Settanta non finiscono mai. Musicalmente parlando, almeno. Chi per esempio ama la stagione progressive ha quattro possibilità di ritrovarsi faccia a faccia con un protagonista assoluto del genere, Ian Anderson, l'anima dei Jethro Tull che tra gli anni Sessanta e i Settanta, grazie a capolavori come «Stand Up», «Aqualung» e «Thick as a Brick», fece del suo flauto traverso uno strumento rock a tutti gli effetti. Al Gran Teatro Geox di Padova (16 aprile), al Linear4Ciak di Milano (17 aprile), al Nuovo Teatro Carisport di Cesena (18 aprile) e all'Auditorium Conciliazione di Roma (20 aprile) eseguirà il nuovo album «Homo Erraticus», uscito esattamente un anno fa, più una selezione dei brani più celebri del repertorio dei Jethro Tull.

Chi negli anni Settanta era più vicino alle ambientazioni post punk e new wave troverà invece pane per i propri denti nelle esibizioni di Robyn Hitchcock, già leader dei Soft Boys. Dopo la data di Savona, sarà al Meet Eventi di Atripalda (Avellino) il 10 aprile, al Folk Club di Torino (11 aprile), al Bloom di Mezzago in Brianza (12 aprile) e al Giardino di Verona (13 aprile). Se invece siete figli dei Novanta, il vostro uomo è Fatboy Slim, producer britannico profeta della scena Big Beat e icona della club culture. A due mesi dalle sue due precedenti esibizioni italiane, venerdì 10 aprile sarà sul palco del Tenax di Firenze. Prima volta nel nostro Paese per Rick Ross, il mastodontico rapper americano tra i più apprezzati del genere gangsta, reduce dalla pubblicazione, nel 2014, degli album «Master Mind» e «Hood Billionaire». Domenica 12 aprile apparirà al Sio Café di Milano con un «Exclusive Live Show». Doppio appuntamento cult con Benjamin Clementine, artista anglo-ghanese classe 1988 che ha mosso i primi passi a Parigi come busker prima di raccogliere elogi in diretta Tv da Paul McCartney che lo ha definito la versione maschile di Nina Simone. Oggi apre i concerti di Stromae, ha due apprezzati Ep all'attivo e ha debuttato con l'album «At least for now», uscito a gennaio per Universal Music. Lunedì 13 aprile si esibirà al Teatro Arena del Sole di Bologna, martedì 14 all'Elita Festival di Milano.

Data unica, già praticamente sold out, al Fabrique di Milano martedì 14 aprile per i Pentatonix, quintetto a cappella originario di Arlington Texas che quest'anno si è aggiudicato un Grammy. La loro forza è quella del talent show americano The Sing-Off, dove quattro anni fa si sono classificati primi. Da allora cinque Ep salutati da un enorme successo di pubblico. Novità interessanti anche sul versante di casa nostra, questa settimana. Venerdì 10 aprile, all'Auditorium Centro Congressi del porto antico di Genova, debutta infatti il progetto «3 Piano Generations» che vedrà dividersi il palco tre maestri dei tasti bianchi e neri: Luis Bacalov, Stefano Bollani e Alberto Pizzo.

Il pubblico verrà introdotto in un viaggio musicale nel quale confluiranno jazz, classica e grande musica per il cinema, con anche momenti d'improvvisazione. I tre maestri tesseranno così una tela musicale in cui convergeranno i loro stili, le loro personalità artistiche e il loro estro, ma dove troveranno spazio anche brani come «Oblivion» e «Libertango» di Astor Piazzolla per omaggiare la veracità e la passionalità della grande tradizione musicale sudamericana. Per gli amanti del jazz, dal 16 al 18 aprile all'Auditorium Showville di Bari, si terrà il Bam Festival, kermesse interamente dedicata alla Black American Music. In programma Johnny O'Neal in piano solo, l'Orrin Evans Trio (16 aprile), Saul Rubin Zebtet, Johnny O'Neal Trio (17 aprile), Fabio Morgera & NY Cats e Nicholas Payton Trio (18 aprile). In ultimo, al Blue Note di Milano due doppie date (14 e 15 aprile) con Diane Schuur e una (giovedì 16 aprile) con Richard Galliano & Sylvain Luc.

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