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La puntata che ci ha fatto dire…

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yolo

La puntata che ci ha fatto dire…

Nella vita di tutti gli spettatori di serie tv presto o tardi arriva quel momento in cui non ce la si fa più ad andare avanti, quel dialogo, quella svolta nella trama che innervosisce al punto di prendere la decisione definitiva. Addio

1 Sex and the city
S03 E15, min. 6 Hot Child in the City
Big è sparito, ma il tempo passa e Carrie è sola e infelice in quel certo modo quasi piacevole. Arriva Aidan e rovina tutto: ha un negozio di mobili, scuoia vecchie poltrone, è dotato di cane. Riesce pure a peggiorare: porta due anelli, è monogamo e non fumatore. E avvisa Carrie: «O me o le sigarette» (unica prova di carattere che si ricordi). Si comporta bene senza tregua, non ha quei difetti che vale la pena approfondire: uno così non poteva aspirare a farsi amare.
Finisce come sappiamo: dopo un po' di cerotti alla nicotina Carrie rivuole Big (i bravi ragazzi sono amplificatori di nostalgia).

Scandal
S04 E09, min. 40 Where theSun Don't Shine
Olivia lascia Fitz per un'alternativa più che passabile: Jake, una sintesi di caratteristiche rarissima in natura – è energico e buono. Però non è intelligente quanto bello e sprecherà tutto con la meno eccitante delle proposte: «Fuggiamo insieme» – cosa offri a una ragazza complicata al posto dei problemi? Felicità?
A furia di essere così perfetto le fa venire il malumore: «Voglio te, però amo anche Fitz», gli dice Olivia per liberarsene. Come tutti i disamati Jake farà inutili sforzi di impassibilità rispondendo «ok», e invece le parole giuste erano lì, a portata di mano: «Vestiti, ti accompagno in Vermont».

2 The good wife
S06 E14 Mind's Eye

Ogni tanto, per budget o noia, gli autori d'una serie decidono di strutturare diversamente una puntata. Quella «famola strana» di The Good Wife era la quattordicesima della sesta stagione, Mind's Eye. Alicia è a casa con l'abbassamento di voce, e fantastica: della campagna elettorale, e di Will, anche, che è morto la stagione precedente. In questa, Josh Charles dev'essersi rifiutato di girare anche solo una scena, e quindi Alicia si struscia a una comparsa che il semibuio dovrebbe far sembrare Will, nonostante abbia un altro profilo e un'altra voce. Neanche nei canili italiani.

Homeland
S04 E07 Redux

Al quarto anno, Homeland sembrava finalmente una serie sulla Cia, e non sull'ossessione per una cotta d'una disturbata, spia per caso (sarebbe tanto più adatta a fare la blogger). Gli autori sembravano essersi dimenticati del disturbo bipolare di Carrie. Ma poi, in Redux (settima puntata), i cattivi le sostituiscono le pastiglie. Seguono allucinazioni, crisi isteriche, salvataggio da parte di uno dell'Isis che sarebbe cattivo ma è anche un po' buono. Lei, essendo drogata, gli si spalma addosso biascicando «Brody» (il defunto padre di sua figlia).
Lui, sano di mente, chiede bello pacifico: chi è Brody?

3 Weeds
S06 E07 Pinwheels and Whirligigs

Per ovvi motivi, è difficile ricordare con precisione alcunché della serie sulla Milf spacciatrice, ma se devo ipotizzare quand'è che ho lasciato la serie, direi che è la settima puntata della sesta stagione: il piccolo Shane ha ucciso una donna, i Botwins hanno cambiato nome e sono finiti a lavorare come crumiri in un albergo, poi si ritrovano di nuovo a scappare, finiscono in Montana, la Milf dice a Shane: «Sono tua madre, sta a me fare in modo che non diventi uno psicopatico». A quel punto era impossibile continuare a distinguere il fantasioso dal ridicolo.

The affair
S01 E03

Dall'inizio ho trovato tutto sbagliato in The Affair: non c'era abbastanza chimica tra i due da giustificare la passione, ma nemmeno una combinazione di caratteri da giustificare una relazione responsabile nel futuro. Poi li trovo in biblioteca, nella
terza puntata: lui vuole scrivere un libro. «Sto pensando: magari lui è un pescatore; lei è una cameriera… Ma non è per niente come te. Intanto è bionda, e ha il seno molto più grande…» Poi la bacia, e allora si dicono: «Hi». Che palle. Mai più.

4 1992
S01 E05

«La politica è non mantenere le promesse»; «carpaccio»; «i donatori sono carcerati dell'Arkanssasss (!)» Di Pietro «Rock ' n ' roll»; la figlia di papà R4 e Leoncavallo; la Belle Aurore ovunque; la rappresentazione delle feste che è Milano anni 90 per l'idea che ne aveva chi stava a Bologna; Dell'Utri-padrino, Oscar al personaggio più piatto della storia («Repubblica delle Banane»); il leghista ignorante ma pezzo di pane; l'incredibile recitazione oltre ogni birignaismo di Tea Falco; Psi milanese tutti ladri; la sigla buona ma copiata da Beyoncé. Poi arriva la quinta puntata e si abbandonano procure in favore di overdose e scopate. Forse è meglio così, ma ciao.

Mad men
S07 E08 Severance

È vero, le ambientazioni, le poltrone, le macchine per scrivere, le sigarette, l'alcol. Va bene scambiare la trama inesistente per pettinini e acconciature. Accettato anche il labile confine tra matrimonio, prostituzione e “lavoro del pubblicitario”. Poi riparte la settima stagione (episodio 8) e ci tocca il caro vecchio “american macho” Don Draper che le stende tutte di nuovo e in ogni dove. Ma che Christina Hendricks – la grandiosa scalatrice sociale Joan nella serie – riappaia con 10 chili in meno, questo è inaccettabile.

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