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Piccoli libri crescono, e la qualità non si abbassa

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Piccoli libri crescono, e la qualità non si abbassa

In questi ultimi anni le librerie ospitano sempre più collane di micro-libri. Non offrono, nella più parte dei casi, opere banali. Piccolo formato, prezzo contenuto ma soprattutto riscoperte di sostanza. Per esempio Adelphi da tempo ha avviato la “Biblioteca Minima”, dove sono apparsi titoli quali “Dialogo con il potere” di Carl Schmitt o “La persona e il sacro” di Simone Weil; Il Melangolo ha “Nugae”, serie in cui è da poco uscita un'operina dal suono accattivante quale “L'arte di sconfiggere la noia” di Kierkegaard.

Castelvecchi, per continuare con altri esempi, ha “Etcetera”: in tal caso, se volessimo rimanere in tema, è uscito il saggio di Emmanuel Lévinas su “Kierkegaard”.

Elliot partecipa con “Lampi”, collana di librini attenti soprattutto alla narrativa (degna di questo nome): sono apparsi, tra l'altro, le “Storielle” del marchese de Sade. In genere i prezzi oscillano da 4,90 a 9-10 euro. È un modo di fare concorrenza all'immensa offerta della Rete proponendo pagine ricche di idee che si possono portare con sé senza impegno in virtù della loro maneggevolezza, adatte a un pubblico stanco di novità-pattumiera più costose.

La tendenza è ancora in espansione e possiamo aggiungere che, almeno per gli editori ricordati, la qualità non si abbassa. Ora anche La Vita Felice – utilizzando la sua sigla Book Time - ha dato vita a una collanina e l'ha chiamata “minimamoralia” (forse in omaggio ad Adorno): anche in tal caso si scoprono chicche: una in uscita è “Il processo di Socrate alla luce della giurisprudenza e psicologia moderne” di Max Alsberg, con una prefazione di un noto professore di procedura penale come Alessandro Bernasconi. Una riproposta che si presta a non poche riflessioni. Anche Mimesis, editrice che ha in catalogo numerose collane, fa debuttare in queste settimane i primi tre titoli di “A lume spento”, diretta da Luca Gallesi: tra essi ecco un paio di preziosità quali “Il popolo licio” di Bachofen” e gli “Editti di Asoka”, l'imperatore che ha infuso la saggezza del Budda nella cultura indiana. Chiudiamo ricordando AlboVersorio, condotta da giovani e giovanissimi: la sua serie “Perle di saggezza” è fedele al nome che porta. Tra i piccoli libri che vale la pena considerare c'è quello di Hegel “La morte dell'arte”. Il grande filosofo tedesco non aveva dubbi: “L'arte in conformità alla sua più alta determinazione, è e rimane per noi qualcosa di passato”.

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