La rivista d'arte e cultura FMR, creata dall'editore di Parma Franco Maria Ricci, tornerà a essere pubblicata nel gennaio 2016, dopo anni di assenza. L’annuncio è stato dato dallo stesso Ricci, durante una conferenza stampa a Milano sul nuovo accordo raggiunto con il gruppo editoriale FMR-UTET Grandi opere, controllato dalla società Cose belle d'Italia, specialista nel made in Italy in diversi settori. La rivista apparterrà a una società la cui maggioranza sarà di Ricci, il quale ha annunciato anche la pubblicazione di due o tre libri all'anno editi a suo nome.
Quanto al gruppo FMR-UTET Grandi opere, che in passato ha acquisito FMR dall'editore parmense, continuerà il proprio percorso con i due marchi. «Il libro non è morto ma ha un futuro», ha ribadito il presidente di FMR-UTET Fabio Lazzari, durante l'incontro con la stampa al quale hanno partecipato Ricci e la moglie Laura Casalis. Questi ultimi hanno confermato che il 28 di questo mese aprirà al pubblico il Labirinto della Masone, un complesso vicino Parma, per realizzare il quale l'editore d'arte decise di vendere la casa editrice.
L'ideazione, la pubblicazione e la diffusione della rivista, il cui primo numero uscirà nel gennaio 2016, saranno affidate a una società di nuova costituzione di cui Franco Maria Ricci detiene la maggioranza e nella quale FMR-UTET Grandi Opere sarà presente, attraverso Cose Belle d'Italia, come socio di minoranza. Ricci sarà Direttore creativo e ispiratore, affiancato da un Comitato editoriale di cui faranno parte lo stesso Fabio Lazzari, Laura Casalis, Giovanni Mariotti e altri.
In sostanza FMR si sdoppierà: da un lato FMR-UTET Grandi Opere continuerà a pubblicare libri con quel marchio, dall'altro una società guidata da Franco Maria Ricci pubblicherà in totale autonomia la Rivista FMR.
La Casa editrice FMR orienterà le sue scelte editoriali verso la realizzazione di vere e proprie opere d'arte in forma di libro, realizzate coinvolgendo grandi fotografi come Aurelio Amendola, Luca Campigotto, Vincenzo Castella, Mimmo Jodice, Pino Musi e artisti come Joe Tilson, Marcello Jori e Ugo Nespolo. Quanto a UTET Grandi Opere, che dal 1791 ha svolto e svolge un ruolo importante nella crescita culturale degli italiani, perseguirà, nel solco della tradizione, l'obiettivo di diffondere il sapere, distinguendosi per autorevolezza e prestigio, e con una veste ridisegnata che prevede ricchi apparati iconografici.
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