Dante, nostro contemporaneo. Lo è da sempre. E non smette di essere fonte di ispirazione. La sua “Divina Commedia”, poema fondante della nostra cultura, continua a suscitare l'estro creativo di artisti di ogni linguaggio ed essere oggetto di rielaborazione e di riscrittura letteraria, musicale, teatrale, tecnologica. Mentre i prossimi Festival di Ravenna e il Florence Dance Festival, solo per citarne due manifestazioni, si apprestano a iniziare le celebrazioni per i 750 anni dalla nascita del sommo poeta – il primo, con due opere che vanno dalla video-opera di Adriano Guarnieri, alla cantata di Nicola Piovani, e il secondo con una produzione multimediale intitolata “Divina.com Dante/Adi Da Samraj/Florence” –, a inaugurare il cartellone di “Il Bargello d'estate”, nel suggestivo cortile fiorentino del Museo del Bargello, è andato in scena “Inferno Novecento”, un lavoro di contaminazione di linguaggi ispirato alla Commedia dantesca che il regista Federico Tiezzi ha cucito addosso a Sandro Lombardi e David Riondino, accompagnati dalle sonorità live di un terzetto di musicisti del Conservatorio di Musica Luigi Cherubini. Una creazione spiazzante per l'accostamento ardito, ma quanto mai appropriato, che il giovane drammaturgo Fabrizio Sinisi ha elaborato accostando alcuni brani della prima cantica dantesca con estratti di articoli di celebri firme del giornalismo italiano, mettendo a confronto i maggiori personaggi dell'Inferno con alcuni personaggi-icone a noi vicini e con momenti cruciali che hanno segnato la storia del secolo scorso (Hiroshima, il Vietnam, la guerra del Golfo…). Lo spettacolo innesca uno strumento attraverso il quale il mondo contemporaneo possa interpretare la prima cantica dantesca: ma offre anche un modo per farsene interpretare. In questo percorso all'interno delle contraddizioni dell'uomo contemporaneo il testo di Dante, usato come lente d'ingrandimento della nostra epoca, rivela una straordinaria e quasi angosciante attualità, e getta uno sguardo sul nostro tempo presente e sulla nostra storia recente. Troviamo così, rievocati nelle cronache e nelle riflessioni di firme illustri quali Oriana Fallaci, Enzo Siciliano, Fernanda Pivano, Aldo Cazzullo, Rossana Rossanda, Renzo Guold, Matteo Durante, personalità come Pasolini, Marylin Monroe, Andy Wharol e Lou Reed, Lady Diana e Dodi Al Fayed, Saddam Hussein, Giulio Andreotti. Ciascuno di loro viene accostato ai personaggi dei vari Canti danteschi: Ulisse, Guido di Montefeltro, il Conte Ugolino e Arcivescovo Ruggieri, Brunetto, Pier delle Vigne, Paolo e Francesca. Il legame giunge fino ai nostri giorni col resoconto giornalistico di Guold sulle pagine di La Repubblica denunciando l'orrore dei cristiani egiziani uccisi per mano dei terroristi dell'Is. Prima ancora avremo attraversato il racconto della Fallaci dell'abbattimento delle Torri Gemelle, la cronistoria di Siciliano dell'assassinio di Pier Paolo Pasolini all'idroscalo di Ostia, il racconto di Durante sulle pagine di Panorama dell'esecuzione del dittatore iracheno. E, ancora, della rivoluzionaria cubana Haydée Santamaria, di Lady D., di Wharol e Reed. E altri riferimenti. Per giungere al finale Canto XXXIV “E quindi uscimmo a riveder le stelle” declamato accanto al testo sulla liberazione di Milano Cronaca di ore memorabili di Dino Buzzati, del 26 aprile 1945. Viene a comporsi una vibrante partitura poetica che i due attori rendono fluida e tesa, con accenti lirici e toni quotidiani, accompagnati da una drammaturgia sonora e visiva sulle note di fiati e percussioni e le pennellate di luce sulla magnifica facciata del cortile medievale.
“INFERNO NOVECENTO. L'Inferno e il grande giornalismo del Secolo Breve”, uno spettacolo di Federico Tiezzi, drammaturgia a cura di Fabrizio Sinisi, con Sandro Lombardi e David Riondino, musiche eseguite in scena a cura del Conservatorio Cherubini di Firenze, disegno luci Gianni Pollini. In tournée: 24 giugno, Castello Pasquini Castiglioncello, Festival Inequilibrio; 12 luglio, Teatro Romano di Nora, Festival La notte dei poeti; 19 luglio, Castello di Scarlino, Festival I Luoghi del tempo. Suoni, Storie e Sapori in Maremma; 23 luglio, Sacro monte di Varese, Festival Tra sacro e sacro Monte; 28 luglio, Mulazzo, Castello di Lusuolo, Festival Lunatica; 16 ottobre, Lugano.
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