Cultura

L’idea di successo è valore per tutti

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how to spend it

L’idea di successo è valore per tutti

Adottare il punto di vista dell’altro può essere una strategia vincente per l’impresa, e un impulso al cambiamento. Si può migliorare non solo il mercato del lavoro, ma la produttività e la creatività puntando sull’empatia. A sostenerlo è il neurologo di fama internazionale, Giacomo Rizzolatti, che ha scoperto i neuroni specchio e che, dalle pagine di How to Spend it (in edicola da domani), offre uno sguardo provocatoriamente innovativo, proponendo il riconoscimento reciproco come leva per la ripresa del Paese. «Il successo di un italiano dà prestigio a tutti. Ci dev’essere un senso di appartenenza, di orgoglio anziché di invidia competitiva. Le tue conquiste, scientifiche, imprenditoriali, tecniche, artistiche, sono le mie, perché migliorano anche la mia vita».

È uno dei temi del nuovo numero del mensile di lifestyle del Sole 24 Ore. Il lusso di condividere esperienze e know how, obiettivi di business che sono anche ideali, contemporaneamente etici ed economici. Non si tratta di solidarietà, ma di business. «Stiamo passando dall’era del materialismo a quella della spiritualità», sostiene John Studzinski, vicepresidente del colosso finanziario statunitense Blackstone, che spiega i vantaggi di investire in beni di lusso immateriali, come la musica. «La gente ha sempre più bisogno di regalarsi momenti di quiete, d’immersione nel silenzio della natura o nella musica più rilassante».

L’arte e la moda esplorano da anni il mecenatismo ambientale. Francesca von Habsburg, nell’intervista su How to Spend it, racconta l’esperienza della sua Dardanella, l’imbarcazione su cui passa buona parte del suo tempo, in giro per i mari del mondo: una vera e propria nave di arte ed ecologia, che funziona come una piattaforma itinerante di produzione culturale. Ma senza andare tanto lontano, un esempio che ha anticipato i tempi del pensiero naturale, è quello dell’Oasi Zegna, un parco di oltre cento chilometri quadrati a Bielmonte, inaugurato già nel 1993. Qui è ambientato il servizio moda di questo numero, un omaggio al verde accessibile e alla nuova eco-leadership, quella capacità di costruire doti manageriali anche a partire dai propri hobby, attività sportive, naturalistiche e un rapporto più sensibile con la natura e l'ambiente circostante.

E si ritorna al tema dell’inizio: il potere progettuale dell'empatia. Non è un caso che le firme del design più creativo propongano, sulle pagine di How to Spend it, mobili albero, sedie origami e persino tavoli riunione-altalena, che dal giardino si trasferiscono all’ufficio. Per far girare le idee.

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