Cultura

Expo: per nutrire la musica serve un Auditorium e non una Sala da Convegni

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MILANO

Expo: per nutrire la musica serve un Auditorium e non una Sala da Convegni

A un anno dal grande lancio dell'iniziativa «Nutrire la musica - Feeding Music» è saltato fuori che per la musica quell'Auditorium non va bene come si era capito dopo il rinvio del primo concerto fissato per il 12 maggio scorso quando dovevano essere eseguite delle composizioni di musica contemporanea commissionati e scritti apposta per essere eseguiti in Auditorium. I responsabili degli eventi di Palazzo Italia hanno inviato firmate “le scuse sincere”ai cinquanta compositori per lo più stranieri autori di composizioni della durata massima di 15 minuti con organico fino a sette esecutori (flauto, clarinetto, violino, violoncello, piano, percussioni, più elettronica).

Ma per quale motivo all'improvviso va più bene l'Auditorium? Stavolta la causa non è dovuta ai ritardi ma alle caratteristiche progettuali della sala da concerto che, oltre ad essere occupata da un tavolo che pare sia alquanto difficile da spostare, ha soprattutto un'acustica pessima. Insomma come si arguisce dalla presenza del tavolo è una sala pensata più per relatori di convegni che per orchestrali. Ragion per cui è stato deciso dalla nuova direzione generale del Padiglione, insediatasi due mesi fa nella persona di Stefano Gatti, di rinviare i concerti delle prime esecuzioni assolute a settembre. Dove? La sede più consona deve essere ancora individuata come pure resta da definire il calendario. Non è casuale la scelta settembrina poiché in quel mese parte Mito, il festival di Milano e Torino, con cui fare sistema musica.

Sempre ammesso che musicisti e compositori, i quali non l'hanno certa presa così bene, diano ancora la loro disponibilità e non decidano di tutelarsi legalmente per eventuali danni in quanto per l'Expo hanno rinunciato ad altri impegni in agenda. Per il momento per quanto concerne la parte musicale commissionata in occasione di Expo 2015 a Maggio è stata eseguita alla Scala l'opera ecologica di Battistelli “CO2” . Come è stato eseguito ai “Pomeriggi musicali”sempre in prima assoluta il brano “ Terra con variazioni” del violoncellista Sollima da cui è stato tratto il logo sonoro di Expo in città ed è stata rappresentata ali Arcimboldi l'opera “Milo, Maya e il giro del mondo” di Franceschini su libretto di Lisa Capaccioli vincitore del concorso “Opera Expo 2015”.

Bisognerà dunque attendere per ascoltare i cinquanta pezzi selezionati dai seicento presentati a seguito di un bando per un concorso mondiale volto a promuovere una gara di musica contemporanea sui temi dell'Expo. Le cinquanta composizioni selezionate per la fase finale, all'autore della partitura vincente andrà un premio di 15000 euro, saranno eseguite dai gruppi Sentieri Selvaggi e Divertimento Emsemble.

Dietro alle incompatibilità di carattere ambientale, è evidente che una sala da convegni non va bene per i concerti, ci sarebbero anche delle norme burocratiche subentrate per effetto dell'Autorità anticorruzione che impongono criteri più restrittivi: ossia servirebbe una gara anche per decidere chi suona nel programma musicale.
A questo punto non resta che attendere Settembre per nutrire di più la musica.

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