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Home-video per l'estate: il fascino della favola, la commedia francese o un tuffo nella storia?

Le classiche fiabe Disney sono spesso già un marchio di garanzia: con l'uscita in home video, anche la «Cenerentola» di Kenneth Branagh si guadagna un posto di tutto rispetto in videoteca. Liberamente tratto dal classico d'animazione Walt Disney del 1950, la nuova “Cinderella” ha seguito la scia della moda attuale che punta a rivangare i cartoon evergreen degli storici Animation Studios.

Riattualizzando i personaggi per renderli al passo con i tempi e variando l'intreccio ma senza stravolgerlo, il film narra la storia di Ella (Lily James), rimasta presto orfana e ridotta a serva per volere della dispotica matrigna, Lady Tramaine, interpretata da un'eccezionale Cate Blanchett. I must ci sono tutti: i topolini, l'incantesimo della fata madrina (nientedimeno che Helena Bonham Carter), la scarpetta di cristallo e il principe dagli occhi azzurri. Immancabile la zucca-carrozza, protagonista della bellissima esperienza visiva nella scena della corsa verso il ballo regale al castello; le scenografie di Dante Ferretti avvalorano il tocco magico del racconto.

Se si è in cerca di una storia dai toni leggeri, farà sorridere la fresca commedia dalle pretese dissacranti «Non sposate le mie figlie!» dove una coppia borghese cattolica e conservatrice vedrà le proprie figlie unirsi in matrimonio con quattro uomini di diversa nazionalità e religione: un ebreo, un arabo, un ivoriano e un cinese. I coniugi Verneuil riusciranno ad aprirsi alla società multietnica per tenere unita la loro numerosa famiglia? Il regista Philippe de Chauveron ha fornito al film una sceneggiatura piena di battute e gag esilaranti che non potranno non condurre ad un probabile happy end. La trama, divertente, è un ottimo spunto per giocare sui temi dell'identità e della differenza, il razzismo e i matrimoni misti.

Tra i vari DVD e Blu-ray disponibili a luglio e agosto, ci si può orientare verso qualcosa di più impegnativo ma di altrettanto godibile. Vedere «Selma – La Strada per la Libertà», che quest'anno era in lizza per il Premio Oscar, è un buon pretesto per documentarsi sugli avvenimenti del 7 marzo 1965, quando nella cittadina di Selma, in Alabama, Martin Luther King condusse una marcia pacifica di cittadini neri con l'obiettivo di ottenere il diritto di voto: un atto non-violento represso con violenza che fece scalpore in tutto il mondo. Con questo film, la regista Ava DuVernay è stata la prima donna afroamericana a ricevere la nomination ai Golden Globe. Il suo approccio, molto intimista, regala allo spettatore forti emozioni e riesce nell'intento di voler riportare a galla un evento leggendario che ebbe assai rilevanza politica e civile. Solide e convincenti le performance di David Oyelowo nei panni del reverendo King e di Oprah Winfrey.

Sfondo storico anche per «Suite Francese» di Saul Dibb, altro film drammatico tratto dall'ultimo romanzo incompiuto di Irène Némirovsky, famosa scrittrice ebrea di adozione francese morta ad Awschwitz nel 1942. La storia è ambientata durante gli ultimi mesi dell'occupazione tedesca in Francia, dove nella cittadina di Bussy la giovane Lucile attende invano il ritorno del marito prigioniero di guerra. Tra lei e l'ufficiale tedesco Bruno Von Falk, che prende alloggio nella sua villa, scoppierà una passione proibita sotto gli occhi della suocera di lei, interpretata da Kristin Scott Thomas. Curiosa la scelta di voler girare in lingua inglese una storia pensata e scritta in francese. Molto bravi i due attori “amanti”: il belga Matthias Schoenaerts e Michelle Williams di cui rimane impressa l'intensità espressiva.

Segnaliamo infine che il 22 luglio esce nuovamente in DVD un film da collezione che in home video mancava da un po'. Si tratta di «Perdutamente tua», classico melodramma hollywoodiano datato 1942 che ha l'immensa Bette Davis come protagonista assoluta, per la regia di Irving Rapper. La Davis è qui un'aristocratica repressa e poco attraente che, nell'arco del film, si trasforma in elegante e seducente. Superata la propria nevrosi grazie alla psicanalisi, intraprende un viaggio durante il quale s'innamora di un uomo sposato. Inutile puntualizzare la grande prova recitativa della diva dalla bellezza anticonvenzionale che, nel corso della sua carriera, ha ottenuto 11 candidature al Premio Oscar. La pellicola rimane attuale per il coraggio con il quale ha affrontato argomenti come l'emancipazione femminile, la salute psichica e l'adulterio e nel 2007 è stata scelta per essere conservata nel National Film Registry presso la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

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