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Sulla “Domenica” un inedito di Sebastiano Vassalli

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Letteratura

Sulla “Domenica” un inedito di Sebastiano Vassalli

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Il supplemento culturale settimanale del Sole 24 Ore, “Domenica”, rende omaggio a Sebastiano Vassalli, scomparso pochi giorni fa, pubblicando domenica 2 agosto un testo inedito dello scrittore novarese.

Il brano proposto fu letto dall'autore nel 2006, in occasione di un festival che si tenne in Valtrompia, dove fu invitato a parlare del tema: “Il futuro fa paura? Utopie e antiutopie della fantascienza”.

Nell'incontro vengono affrontati molti degli argomenti cari a Vassalli durante l'ultima fase della sua produzione letteraria: uno su tutti, il tema del futuro, inteso non più come luogo di sogni e speranze, ma sede di incertezze e paure. In particolare emerge il punto di vista di Vassalli secondo cui l'odio e la guerra sono tratti essenziali della natura umana e “non sono eliminabili con un atto di volontà, come ci ha insegnato Sigmund Freud e l'osservazione del mondo naturale”.

Qui di seguito un'anticipazione.

Abbiamo perso il futuro. Gli scenari della “fine del mondo” cambiano, ma la perdita del futuro è dentro di noi e noi ne siamo i portatori, anche se non condividiamo le ragioni di chi immagina un avvenire di catastrofi e magari non le conosciamo nemmeno. Viviamo in un mondo che fa sempre più fatica a guardare oltre il proprio presente: perfino in quelle attività umane, come la letteratura e le arti, di cui in passato si pensava che dovessero tendere al sublime, cioè a qualcosa di eterno.

Accompagna il testo inedito di Vassalli un ricordo dello scrittore a firma di Andrea Kerbaker che ne descrive la grande abilità nel comporre romanzi storici di varie epoche, individuando i difetti dell'italianità, nella quale trova ben pochi modelli. Uno su tutti l'amato poeta Dino Campana.

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