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Parole d’Arte in mostra

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LONDRA

Parole d’Arte in mostra

LONDRA - L'arte della parola, il potere delle parole nell'arte: una mostra a Londra esplora l'utilizzo di lettere e testi scritti nelle opere di venti diversi artisti del Ventesimo secolo. “Word by Word”, alla galleria Luxembourg & Dayan di Savile Row, parte da un'idea originale ed è realizzata con maestria grazie all'esperta direzione del curator italiano Francesco Bonami. La parola scritta, sia per la sua grafica che per il suo significato, affascina gli artisti dall'inizio del Ventesimo secolo. Dai ritagli di giornale incorporati nei quadri dei Cubisti ai giochi di parole dei Surrealisti, René Magritte in particolare, fino all'utilizzo di slogan pubblicitari e testi dei fumetti da parte degli artisti della Pop Art. A partire dagli anni Sessanta inizia un utilizzo più concettuale dei testi scritti, che arrivano a sostituire l'immagine diventando l'opera d'arte.

La mostra londinese parte quindi dagli anni Sessanta. I luminosi bianchi spazi della galleria diventano un percorso di esplorazione e scoperta dell'avanguardia artistica del secolo scorso, mettendo insieme opere che non vanno solo guardate ma anche ‘lette'. Il percorso, in ordine cronologico, dimostra i diversi modi in cui “la pittura converge nella poesia e la poesia converge nella pittura e le mille sfumature tra una e l'altra,” nelle parole di Bonami. Ogni quadro usa un linguaggio diverso ma tutti lasciano a chi li osserva la possibilità di interpretare in modo personale lo “slittamento tra semiotica ed estetica”. Si passa da Word Chain, fotografia dell'artista concettuale John Baldessari in cui le lettere creano forma e immagine, all'opera poetica di Carl Andre del 1967. Will Boone comprime le parole rendendole quasi astratte e quindi illeggibili, mentre Richard Prince le presenta sotto forma di scherzi e giochi di parole visivi.

Alcune opere più tarde esplorano anche la tipografia e l'utilizzo di giornali, riviste e media da parte degli artisti. Ci sono i collage astratti di Marine Hugonnier creati con i testi di quotidiani, e la Doppia Lavagna di Joseph Beuys, su cui l'artista usa il gesso per inviare messaggi. Presente anche gli italiani Nanni Balestrini con i suoi collage poetici e Alighiero Boetti con le sue copertine di riviste mirabilmente designate.

In ottobre la galleria Luxembourg & Dayan dedicherà l'intero spazio a Boetti, artista la cui fama è cresciuta in modo esponenziale negli ultimissimi anni. La mostra di oltre sessanta opere, tutte provenienti da una sola collezione privata, presenta l'evoluzione di Boetti dal 1965 al 1989.

Word by Word
Fino al 5 settembre - Luxembourg & Dayan, Londra
www.luxembourgdayan.com

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