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Cinque capitoli e non sentirli: niente male il nuovo «Mission:…

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Cinque capitoli e non sentirli: niente male il nuovo «Mission: Impossible»

Il momento del kolossal più atteso dell'estate è finalmente arrivato: il grande protagonista del weekend in sala è «Mission: Impossible – Rogue Nation», quinto capitolo della saga action con Tom Cruise. Decisamente meno interessanti le altre novità, «L'A.S.S.O. nella manica» e «The Gallows».

Diretto da Christopher McQuarrie, il nuovo «Mission: Impossible» vede Ethan Hunt (Tom Cruise) impegnato nell'eliminare una temibile organizzazione segreta che opera a livello mondiale, il Sindacato. Per farlo, avrà bisogno del suo team al completo e dell'aiuto di una misteriosa donna che potrebbe, però, fare il doppio gioco. Se la trama è piuttosto convenzionale, i pregi principali sono tutti nel notevole ritmo e nella capacità del regista di giostrare al meglio le sequenze più adrenaliniche, a partire dall'ottimo incipit ad alta quota.

É uno spy-movie dal sapore vintage, che guarda ai film di genere degli anni Settanta e che riesce, comunque, a dare nuova linfa a un franchise nato (sul grande schermo) nel 1996, con il primo capitolo diretto da Brian De Palma. Nonostante in questa quinta avventura i minuti siano troppi (131 in tutto), le tante scene da ricordare rendono la visione scorrevole e godibile: in primis, una menzione speciale va all'impeccabile sequenza ambientata a Vienna. In forma Tom Cruise, perfettamente a suo agio nei panni di Hunt, ma anche il resto del cast non è da meno.

Decisamente meno avvincente è «L'A.S.S.O. nella manica» di Ari Sandel. Protagonista è una liceale che scopre di essere vista dal corpo studentesco come la tipica bruttina che le compagne si portano a spasso per sembrare più attraenti. Ma saprà come vendicarsi.
Commediola a dir poco ingenua, ricorda tante altre “rivincite scolastiche” già viste più volte sul grande schermo: tutto è prevedibile e scontato, tanto nel copione quanto in una regia che non rischia davvero nulla. Solo per teenagers senza alcuna pretesa.

Un altro film evitabile è «The Gallows», horror diretto a quattro mani da Chris Lofing e Travis Cluff. Un gruppo di adolescenti decide di rimettere in scena una recita scolastica durante la quale, vent'anni prima, era avvenuto un incidente mortale. Le conseguenze saranno terribili. Ingenuo e grossolano, il film non riserva alcuna sorpresa e, anzi, più degli spaventi, sono da contare gli sbadigli. I fan del genere lo troveranno telefonato e derivativo, tutti gli altri si annoieranno già dopo le prime battute.

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