Cultura

2/20 Peter Assmann al Palazzo ducale di Mantova

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    BENI CULTURALI

    Chi sono i “superdirettori” dei musei nominati da Franceschini

    «Finalmente si volta pagina, ecco i nuovi direttori da tutto il mondo» esultava il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini nell'agosto del 2015 annunciando il completamento della procedura di selezione internazionale per i direttori dei 20 principali musei italiani prevista dalla riforma che porta il suo nome. A due anni di distanza, quello storico pacchetto di nomine - 10 uomini e 10 donne, di cui sette stranieri, tutti cittadini Ue: 3 tedeschi, 2 austriaci, 1 britannico e 1 francese è stato ora censurato dalla nostra Giustizia amministrativa, che in primo grado ha bocciato in particolare gli incarichi di Paolo Giuglierini (Archeologico di Napoli), Carmelo Malacrino (Archeologico di Reggio Calabria) ed Eva Degl'Innocenti (Archeologico di Taranto) e quelli degli “stranieri” Gabriel Zuchtriegel e (Parco archeologico di Paestum) e Peter Assmann (Palazzo Ducale di Mantova). Ma vediamo i profili dei direttori “superstar” arrivati con la “rivoluzione Franceschini” che ora rischia di naufragare per lo stop del Tar Lazio.

    2/20 Peter Assmann al Palazzo ducale di Mantova

    Peter Assmann, 61 anni, storico dell'arte. Austriaco, nato a Zams, nel Tirolo, ha compiuto i propri studi universitari a Innsbruck, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in storia dell'arte. Ha studiato e lavorato anche a Firenze, presso il Deutsches Kunsthistorisches Institut. Dal 2002 al 2012 è stato Presidente della Associazione dei musei austriaci (Museumsbund Österreich). Ha diretto l'Oberösterreichischen Landenmuseen di Linz e il Museo Angerlehner in Thalheim bei Wels e ha curato numerose mostre di livello internazionale. Insegna alla Johannes Kepler Universität di Linz e alla Università di Vienna. Dal 2011 è nel Comitato scientifico del Museo del Castello del Buonconsiglio diTrento.

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