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Torinodanza 2015, tuffo nella contemporaneità

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DANZA

Torinodanza 2015, tuffo nella contemporaneità

Sarà “Kiss&Cry”, la favola bella di “nanodanza” delle mani e cinema in presa diretta, della coppia Michèle Anne De Mey e Jaco Van Dormael, ad aprire la nuova edizione di Torinodanza.
Il festival diretto da Gigi Cristoforetti, che si propone di attraversare barriere e scoprire dimensioni nuove che rispecchino la nostra contemporaneità, offre quest'anno diciannove spettacoli - per ventisei rappresentazioni - di cui cinque in prima nazionale e sette coproduzioni.

Fra i protagonisti assoluti Alain Platel e Sasha Waltz che, ciascuno seguendo una propria personalissima declinazione, portano alta la bandiera del teatro danza dopo la scomparsa di Pina Bausch. Di Platel Torinodanza coproduce e programma in prima italiana “En avant, marche !”, nuova tappa dell'avventura artistica ed esperienziale del coreografo fiammingo e dei suoi Ballets C. de la B. che qui si valgono della partnership di quasi quaranta musicisti di una fanfara - di volta in volta reclutata in sede di rappresentazione - come ambientazione per toccanti storie di varia umanità.

Se Platel è un habitué del festival, la Waltz mancava da molti anni e torna con il delicato e potente “Imprompus”, su Lieder di Schubert cantati e suonati dal vivo, lavoro che rientra a perfezione anche nella programmazione di MITO SettembreMusica, di Torino incontra Berlino e di RAI - Prix Italia.

Dal Belgio francofono arriva la stilizzata, raffinata coreografia per quartetto femminile di Louise Vanneste “Gone in a heartbeat”. In collaborazione con La Francia in Scena vengono presentati: “Il n'est pas encore minuit”, una megaproduzione con ventidue interpreti della Compagnie XY che fonde danza e nouveau cirque; la creazione intimista “Chut” di Fanny de Chaillet e il gioco di rimandi fra reale e virtuale della compagnia hip hop Käfig, che accende lo spettacolo “Pixel” di effetti scenici in 3D. Olandesi sono gli Hotel Modern che fanno evolvere lo spettacolo “Kamp” muovendo tremilacinquecento omini di otto centimetri su un palco che è un modello in scala del Lager di Auschwitz. Mentre di ben altro registro è “Colección Tango” la serata conturbante di tango fusión e milonga, curata dal grande maestro argentino Leonardo Cuello.

Se in cartellone troviamo in primo piano la coreografia internazionale nei suoi multiformi sviluppi, non manca nel festival un'attenzione all'Italia. Sono in affiche l'Aterballetto con brani folgoranti di Michele Di Stefano e di Andonis Foniadakis; il giovane Daniele Ninarello con “L.A.N.D. Where is my love”, una coproduzione di Torinodanza e due appuntamenti con il repertorio anni '80 e ‘90, nell'ambito del progetto RIC.CI (Reconstruction Italian Contemporay Choreography a cura di Marinella Guatterini): “Pupilla”, del 1983, di Valeria Magli e “Uccidiamo il chiaro di luna”, spettacolo d'atmosfera futurista di Silvana Barbarini.

Né manca l'ultima creazione di Alessandro Sciarroni, richiestissimo giovane performer e coreografo che nel suo “Aurora” propone riflessioni sulla relatività del tempo a partire dall'esercizio del Goalball, sport per ipovedenti.

Torna a conclusione di festival la danza danzata, con la sfavillante compagnia L. A Dance Project fondata dal nuovo direttore dell'Opéra di Parigi, Benjamin Millepied. Suoi sono i pezzi che rielaborano “Jewels” di Balanchine: “Reflections”, su musiche di Philip Glass, e “Haerts & Arrows”, con le installazioni luminose di Barbara Kruger. Sponsor: Van Cleef & Arpels. Chiude la serata lo storico “Quintet”, capolavoro del '93 di William Forsythe, dalla portata universale.


Torinodanza 2015
9 settembre – 4 novembre

http://www.torinodanzafestival.it

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