Cultura

Carmen Consoli, la «cantantessa» siciliana che sa emozionare il…

  • Abbonati
  • Accedi
Concerto a milano

Carmen Consoli, la «cantantessa» siciliana che sa emozionare il mondo

L'aria londinese sembra aver dato nuova linfa all'ironia con la quale Carmen Consoli è storicamente conosciuta dal suo pubblico. Dalla sua recente performance, come unica musicista italiana, al Meltdown, il festival internazionale di musica rock, la cantantessa tira fuori dal cilindro un catanese “ammugghiato” a un accento inglese che tende a sottolineare l'orgoglio per le proprie radici sicule senza mai rasentare neppure il minimo provincialismo. Dal palcoscenico del Carroponte di Milano - dove infatti è accolta con entusiasmo quasi disarmante - ammette che “non ci poteva essere modo migliore di festeggiare il compleanno”.

L'apertura della tappa milanese del tour “L'abitudine di tornare” è segnata dal brano “casta diva” eseguita ancora al buio e da solista. Tutta a prima parte del concerto è prevalentemente caratterizzata dalle composizioni musicali più crude cioè quelle riguardanti i temi della violenza sulle donne di cui Carmen Consoli è da sempre voce narrante. “La Signora del quinto piano”, brano contenuto anche nell'ultimo album della musicista catanese “L'abitudine di tornare” distribuito dall'etichetta Universal, è stato reinciso con la collaborazione di cinque colleghe - Emma Marrone, Elisa, Irene Grandi, Gianna Nannini e Nada - che hanno voluto esprimere solidarietà alle donne vittime di violenza sia fisica che psicologica di cui sempre più spesso le donne sono vittime, ovviamente non solo in Sicilia.

A seguire sono stati interpretati canzoni tradizionalmente pregne di tanta sicilianità come geisha, mio zio, sentivo l'odore, l'abitudine di tornare, ottobre, la signora del quinto piano. A incantare il pubblico del Carroponte non è soltanto la grintosa «cantantessa» ma anche il brio di una front line tutta al femminile composta da Luciana Luccini al basso e Fiamma Cardani alla batteria.

Carmen Consoli mostra ancora una volta la forza della rocker quando sulle note della sua risata felpata e elegante risolve un imprevisto sostituendo la chitarra starcaster di colore rosa con la storica jaguar del sessantasette. E il concerto prosegue secondo la seguente setlist: Matilde odiava i gatti, per niente stanca, fino all'ultimo, sintonia imperfetta, AAA cercasi. Tutto d'un fiato e sempre più impertinente la musicista siciliana esegue: esercito silente, fiori d'arancio, contessa miseria, venere.

A chiusura la Consoli esegue oceani deserti, parole di burro, confusa e felice, quello che sento e l'ultimo bacio. Per chi non ha ancora avuto ancora la fortuna di vederla in concerto può essere utile ricordare che l'ultima tappa del tour “l'abitudine di tornare” è il 10 settembre all'Eutropia festival di Roma.

© Riproduzione riservata