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L’emozionante «Non essere cattivo» di Caligari

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Cinema

L’emozionante «Non essere cattivo» di Caligari

Uno dei film più importanti della Mostra di Venezia 2015 è già nelle nostre sale: «Non essere cattivo», lungometraggio postumo di Claudio Caligari, è il titolo da non perdere del weekend al cinema.

Ambientato a Ostia a metà degli anni Novanta, è incentrato su due amici, inseparabili fin dall'infanzia, che provano a sopravvivere in un micromondo segnato da droga e criminalità. Uno dei due riuscirà a uscirne, l'altro no.

È soltanto il terzo film di finzione nella carriera di Caligari, regista nato ad Arona nel 1948 e scomparso a Roma lo scorso 26 maggio: dopo «Amore tossico» (1983) e «L'odore della notte» (1998), Caligari conferma il suo notevole talento visivo e una capacità non banale di gestire al meglio i tempi di montaggio. Diverse le sequenze suggestive, soprattutto in un'impeccabile parte centrale dove il coinvolgimento è altissimo, i dialoghi si fanno più credibili e le vicende ancora più drammatiche.
Dal punto di vista narrativo si gioca un po' sui cliché e non c'è moltissimo di nuovo da segnalare, ma poco importa: il tasso emotivo è elevato e ci si può anche commuovere, soprattutto nel toccante finale.
Da segnalare, inoltre, l'ottima prova di tutto il cast e in particolare del protagonista Luca Marinelli, autore della migliore performance della sua ancora giovane carriera.
Di caratura ben inferiore è «Fantastic 4 – I fantastici quattro» di Josh Trank, film pensato unicamente per avere fortuna ai botteghini e privo di qualsiasi pretesa artistica degna di tale nome.
Dopo lo sfortunato «I fantastici quattro» di Tim Story del 2005, questo film è un nuovo tentativo di portare sullo schermo il celebre team della Marvel Comics, composto da Mr. Fantastic, la Donna Invisibile, la Torcia Umana e la Cosa. Il risultato però è il medesimo del titolo precedente: una trama grossolana, una regia inadeguata, scarsissimo l'intrattenimento e attori totalmente spaesati.
Più che emozioni e risate, sono gli sbadigli a prendere il sopravvento: il risultato, così, è del tutto insignificante e anche i fan della prima ora della celebre casa a fumetti faticheranno a divertirsi. Evitabile, per non dire di peggio.

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