Popolo floydiano d'Italia, a raccolta! Il protagonista indiscusso della settimana della musica dal vivo è l'uomo che ha dato voce ai vostri sogni psichedelici, quel musicista raffinato che con uno stile riconoscibilissimo ha contribuito a rendere unico il sound di una tra le band di maggior successo della storia del rock: David Gilmour, cantante e chitarrista dei Pink Floyd, torna a esibirsi in Italia a nove anni di distanza dal tour che accompagnò l'uscita del precedente album solista, «On an Island».
Il 14 settembre sarà all'Arena di Verona, il 15 settembre all'Ippodromo del Visarno di Firenze. Se non siete già provvisti di biglietto, risparmiatevi il viaggio: le due esibizioni sono andate sold out da mesi. L'occasione del tour è data dall'imminente pubblicazione di «Rattle that lock», sua quarta fatica discografica senza i Floyd che sarà disponibile dal 18 settembre. Da questo album Gilmour eseguirà per la prima volta la title track, «5 A.M.», «Today», «Faces of Stone», «A boat lies waiting», «In any tongue» e «The girl in the yellow dress». Non mancheranno ovviamente i classici del repertorio della band di Cambridge che hanno proprio nelle interpretazioni vocali e chitarristiche di questo straordinario interprete i tratti distintivi. Sempre per chi ama la grande musica degli anni Settanta questa settimana c'è un appuntamento cult: il 15 settembre al Legend Club di Milano si esibirà infatti Glenn Hughes, cantante e bassista inglese noto soprattutto per aver militato, tra il 1973 e il 1976, nei Deep Purple. Divertimento assicurato e rigorosamente «in levare» con The Slackers, band americana ascrivibile alla terza ondata di ska che si esibirà in un'unica data italiana, il 15 settembre, al Circolo Magnolia di Segrate (Milano). Stessa location, venerdì 11 settembre, per il producer americano Carl Craig, apprezzato soprattutto dagli amanti della techno. Afro beat a tutto volume, venerdì 11 settembre al Locomotiv Club di Bologna, con Tony Allen, batterista nigeriano molto stimato negli ambienti alternative d'America e Regno Unico. Torna in ultimo il grande jazz, ma in versione rigorosamente «acid»: il James Taylor Quartet, combo inglese che a partire dalla metà degli anni Ottanta ha imperversato sulle scene mondiali all'insegna del sound dell'organo Hammond del band leader, sarà protagonista di tre doppie date al Blue Note di Milano, dal 17 al 19 settembre.
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