Cultura

Venezia, 250 scatti di donne in mostra alla casa dei Tre Oci

  • Abbonati
  • Accedi
fotografia

Venezia, 250 scatti di donne in mostra alla casa dei Tre Oci

Fino al 10 gennaio 2016 (grazie a una proroga di un mese) la casa dei Tre Oci presenta una mostra fotografica dal titolo “Sguardo di donna”, il sottotitolo, “Da Diane Arbus a Letizia Battaglia La passione e il coraggio”, raccoglie il nucleo dell'esposizione di 25 autrici e 250 lavori allestiti sui 3 piani del meraviglioso palazzo. Antonio Marras, che ne firma l'allestimento, ha creato una scenografia che mette in intima relazione le fotografie alle pareti con tutto lo spazio interno, le storie narrate nei 250 scatti con mura, soffitti e pavimenti, creando così un persistente dialogo. L'intento della curatrice, Francesca Alfano Miglietti, è «un invito alla consapevolezza», da qui dunque la scelta di opere e autrici che da sempre si sono contraddistinte per un certo tipo di impegno.

In mostra lavori di Diane Arbus, Martina Bacigalupo, Yael Bartana, Letizia Battaglia, Margaret Bourke-White, Sophie Calle, Lisetta Carmi, Tacita Dean, Lucinda Devlin, Donna Ferrato, Giorgia Fiorio, Nan Goldin, Roni Horn, Zanele Muholi, Shirin Neshat, Yoko Ono, Catherine Opie, Bettina Rheims, Tracey Rose, Martha Rosler, Chiara Samugheo, Alessandra Sanguinetti, Sam Taylor-Johnson, Donata Wenders e Yelena Yemchuk che vanno a tracciare un percorso narrativo fitto e intenso. Sono fotografie che attraverso ogni linguaggio autoriale registrano e indagano le mutazioni della società in relazione all'umano.

Lo sguardo narrante della donna si conferma come il più potente per costruire storie ponendo domande, ponendo questioni, senza il bisogno di dare risposte. In tal senso, il vedere di queste 25 autrici è un far vedere il reale, per far conoscere e far provare, sentire. La forza che emerge dall'accostamento di cifre artistiche così diverse in un unico spazio è molto intensa: la fotografia documentaria di Donna Ferrato, la ricerca che mette in luce il reale nelle immagini in bianco e nero di Giorgia Fiorio, le fotografie in stile diaristico di Nan Goldin, il lavoro sull'identità di genere di Bettina Rheims, il racconto per immagini che fa Chiara Samugheo, la poesia, l'infinita poesia, nelle opere di Donata Wenders. Al centro di tutto sta il reale che, nelle sue molte facce, spesso ci si rifiuta di guardare, dunque di conoscere.

In questa direzione si colloca l'allestimento di Marras così correlato alla mostra da innescare una grande forza con la presenza di tessuti, di carte da parati, di abiti che spingono a guardare dentro le cose, dentro l'opera, tramite gli sguardi di altri occhi, attraverso altri sguardi. Nell'allestimento i costumi si manifestano come frammenti dell'identità e intersecano il discorso sulla consapevolezza, sul coraggio, sull'esistenza, creando, durante il percorso espositivo, un continuo incedere della narrazione. È una mostra terribilmente dura e incredibilmente magica, un invito alla consapevolezza del reale attraverso l'arte, la memoria, la bellezza.

Sguardo di donna
Da Diane Arbus a Letizia Battaglia la passione e il coraggio
Casa dei Tre Oci - Venezia
Fino al 10 gennaio 2016
Tutti i giorni dalle 10 alle 19, chiuso martedì
http://www.treoci.org/

© Riproduzione riservata