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  • –Gianfranco Ravasi

requentare
i nani deforma
la spina dorsale

La battuta è “politicamente scorretta”, ma la possiamo scusare perché appartiene ai Pensieri spettinati dello scrittore polacco Stanislaw J. Lec, morto a Varsavia nel 1966. Pensieri provocatori i suoi che, al di là della formulazione, colpiscono nel segno con il loro valore simbolico etico. E qui la metafora è chiara. Già s. Paolo, citando Menandro, ammoniva i Corinzi che «le cattive compagnie corrompono i buoni costumi» (I, 15,33). Più popolarmente si dice che «chi va col lupo impara a ululare» e «chi va con lo zoppo impara a zoppicare». Lec, però, evoca una particolare degenerazione, comune ai nostri giorni: ci adattiamo sempre più al basso, al volgare, alla stupidità. Ci troviamo, così, curvi costantemente su immondizie di parole e di idee, su escrementi di linguaggi, su scarti e cascami di pensieri. La spina dorsale dell’anima si fa così curva da non essere più in grado di levarsi verso le stelle e il cielo della morale e della verità.

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