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Crosby Stills & Nash scaldano gli Arcimboldi con la summer of love

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musica live

Crosby Stills & Nash scaldano gli Arcimboldi con la summer of love

In una scena musicale contemporanea dominata dai duetti il concerto agli Arcimboldi di Milano di Crosby, Stills e Nash ci ha riportato a un' epoca quando c'era un trio. CSN sono stati infatti il primo supergruppo vocale della storia pop due decadi prima dei tre tenori ( Domingo, Carreras, Pavarotti) e ieri sera hanno riproposto i loro inconfondibili intrecci timbrici. Purtroppo fin dall'inizio della scaletta, partita alla grande con “Carry on” e “Marrakesh Express” Stills non si è mostrato all'altezza dei suoi partner come pure della sua grande maestria chitarristica, a conferma di come la voce sia lo strumento più difficile da padroneggiare. Ha avuto non pochi problemi vocali ingigantiti anche dal confronto con Crosby, decisamente il più in forma nonostante il più anziano dei tre, anche per merito delle immersioni di cui è appassionato. Dal punto di vista vocale le performance migliori della serata sono state quelle soliste e in duetto di Crosby –Nash, non a caso Stills ha preferito prodursi più in assolo strumentali. In uno di questi medley ha pure citato en passant i Beatles con “Within you, Without you” a conferma di come i fab four siano stati un punto di riferimento ieri come oggi. Si narra che la prima prova dei tre insieme fu “Black Bird” a cappella, fatta poi a Woodstock con accompagnamento di chitarra, il cui esito li convinse di poter coesistere artisticamente. Anche ieri sera prima dell'inizio del live è andata una versione strumentale di “A day in the life” a conferma di come sia sentito l'omaggio dei magnifici tre ai favolosi quattro, ricambiato a loro volta: “And your bird can sing” di Revolver è un brano in stile “The Byrds”di Crosby per l'intreccio delle chitarre. Lo stesso incrocio che ieri ha funzionato tra prima seconda chitarra, un turnista di Springsteen e basso, altro musicista doc del giro di Jackson Browne. Presentata da Nash, nella veste di introducing, come “miglior band con cui abbia mai suonato”, i cinque elementi completati da tastiere ( il figlio di Crosby) organo e batteria, hanno espresso un sound avvolgente e caldo tipico della West Coast. Dire che il pubblicato si è scaldato alla grande è dir poco in un Teatro esaurito da un misto di generazioni. Più delle parole la cui enfasi di impegno civile e politico “ We can change the world…” oggi paiono lontane sempre attuali sono i suoni in grado di alimentare lo stile “americana” che oggi fa da mainstream a molti musicisti e songwriter.

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