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Dossier Jeeg Robot, la risposta italiana ai supereroi Usa

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Dossier | N. 36 articoliFesta del Cinema di Roma

Jeeg Robot, la risposta italiana ai supereroi Usa

Si chiama Jeeg Robot la risposta italiana ai supereroi. Diventato il personaggio del giorno alla Festa del Cinema di Roma, almeno per la stampa, che ha applaudito a scena aperta la proiezione. È il 38enne Gabriele Mainetti, regista di cortometraggi superpremiati (`Tiger boy´ del 2012 è stato inserito nella short list dell'Oscar, mentre `Basette´ del 2008 è uno dei piu' cliccati sul web ed è stato presentato in oltre 50 festival), che debutta alla regia con un film che stamane ha entusiasmato giornalisti e pubblico accreditato ed è proiettato stasera alle 19.30 in anteprima mondiale all'Auditorium Parco della Musica. Titolo, “Lo chiamavano Jeeg Robot”.

Mainetti: l’idea è nata pensando ai supereroi Usa
«L'idea è nata pensando ai supereroi Usa», ha spiegato il regista Gabriele Mainetti. «Insieme a Nicola Guaglianone (che ha scritto il soggetto e la sceneggiatura, ndr) volevamo dare una risposta italiana a quei film senza cadere nella tentazione di fare un'imitazione. Sapevamo che era un tentativo rischioso perciò abbiamo creato personaggi super forti inseriti in un contesto un po' folle, quello della periferia romana».


Santamaria: se fossi davvero Jeeg Robot irromperei in Parlamento
«Cosa farei se avessi davvero i superpoteri? Entrerete in maniera dirompente in Parlamento. E a quel punto non so cosa potrebbe succedere...», ha dichiarato Claudio Santamaria, protagonista in veste di supereroe alla Festa di Roma. Proprio l'ambientazione, il clima che si respira nel film che ricorda quello di `Romanzo criminale´ in cui si inserisce Spiderman, è uno dei punti di forza di questa pellicola che già nel titolo - oltre che nel finale - sembra prevedere un sequel (“Continuavano a chiamarlo Jeeg Robot”?).

Fin da piccolo sognavo di fare Spiderman
Il supereroe di Tor Bella Monaca, Claudio Santamaria, torna sul tema con ironia: «Fin da piccolo sognavo di fare Spiderman - dice - ma volevo farlo in periferia: mi interrogavo su come si sarebbe districato tra i fili del tram». Ho lavorato, ha detto Santamaria, «sul carattere del mio personaggio, un ragazzo di periferia che dice quattro parole, che non infiocchetta il discorso perché dove abita lui si cresce con la corazza e deve giocare a fare il duro. Io come Spiderman, come l'Uomo Ragno? Visto cosa gli accade forse sarebbe meglio chiamarlo l'Uomo Rogna!»

Lo Zingaro è la versione italiana del Jocker di Batman
Il ruolo del super cattivo del film, lo Zingaro, è interpretato da Luca Marinelli. Lo Zingaro è una versione italiana del Jocker di Batman, anche se Marinelli dice di non aver avuto come modello quel personaggio, né altri illustri cattivi dei fumetti. «A sette anni ho visto `Il silenzio degli innocenti´ di Demme - spiega - e mi ha colpito il personaggio dello psicopatico `Buffalo Bill´. Per questo ruolo mi sono ispirato a lui e ad altri personaggi in cui il male convive con la follia».

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