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John Mayall domina ancora la scena musicale nella settimana milanese degli Mtv…

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John Mayall domina ancora la scena musicale nella settimana milanese degli Mtv ema 2015

Se Eric Clapton per i suoi settant'anni ha deciso di lasciare la scena live delle tournče il suo mentore John Mayall a ottant'anni “suonati” la calca alla grande come si č visto all'Alcatraz di Milano. Al suo terzo concerto italiano consecutivo il leone di Manchester si č presentato in gran forma da vero re della foresta blues. Instancabile continua a produrre dischi, ormai la sua monumentale discografia ne conta una sessantina usciti nell'arco di oltre mezzo secolo, con l'ultimo “I Find a Way to care” che allude al suo elisir di lunga vita artistica: curiositą e interesse. Ne č la riprova il nuovo gruppo con cui č in tournée: se a una certa etą facile adagiarsi nelle consuetudini abitudinarie Mayall č ancora in piena ricerca di nuovi talenti dopo averne lanciati innumerevoli con la fucina dei “Bluesbreakers”. E' stata una vera boccata di ossigeno nella settimana milanese degli MTV Europe Music Awards dominati da boy band ascoltare in versione originale e d.o.c. la musica seminale di tutti i generi musicali ossia il blues. Se oggi si cura pił l'immagine del suono Mayall inverte l'ordine dei fattori, si presenta “sblusato” con camicia a mezze maniche, e il prodotto cambia eccome.

Infatti la differenza sta proprio nel saper suonare ed eseguire in modo naturale un linguaggio che č la vera propria voce: il blues in tutte le sue forme sperimentate e variate da autentico breaker. Si vede che la scena del “live” gli dą vita e che Mayall la restituisce alla dimensione del live vivificandola mai scadendo nella routine. Ai tanti musicisti spenti e forzati delle tournče promozionali auguriamo di trovare la forza e l'energia leonina dei bluesman, la cui longevitą artistica e non lascia intendere come quel tipo di musica renda la vita davvero “special”, come da titolo del penultimo disco, di chi la fa e anche di chi la ascolta. E' il caso speciale in cui, come diceva Oscar Wild, “la vita imita l'arte pił di quanto l'arte non imiti la vita”.

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