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Non solo Leatherface: le icone del cinema horror che tornano di moda

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CINEMA

Non solo Leatherface: le icone del cinema horror che tornano di moda

Halloween si avvicina e, si sa, il mondo del cinema è sempre stato una grande fonte d’ispirazione per maschere e travestimenti di vario genere.
Ecco una lista dei personaggi del grande schermo che si potranno ammirare (o, si potrebbe dire, “vestire”) alle feste e per le strade durante la notte horror per eccellenza.

Freddy Krueger – L’assassino seriale che uccide nei sogni è il protagonista della saga di «Nightmare», iniziata nel 1984. Vista anche la recente scomparsa del suo “papà” Wes Craven (tra i maestri del cinema horror del ventesimo secolo), c’è da scommettere che in molti sceglieranno il suo celebre look per le feste di Halloween: cappello borsalino, maglione a strisce orizzontali verdi e rosse, volto deturpato e, naturalmente, guanto con lame fissate alle estremità delle dita.

Jason Voorhees – Un’altra icona che non passa mai di moda è l’omone che miete vittime nella saga di «Venerdì 13». Però, forse non tutti sanno che… la sua celebre maschera da portiere di hockey compare soltanto nel terzo capitolo del franchise («Weekend di terrore»), mentre nel secondo («L’assassino ti siede accanto») indossa un sacco di juta intrecciata con un buco per occhio (nel primo lungometraggio, invece, Jason sostanzialmente non appare… o quasi).

Michael Myers – L’inquietante e inespressiva maschera bianca del protagonista della saga di «Halloween» ha terrorizzato milioni di spettatori ed è una scelta sicura per un travestimento di tutto rispetto. Il primo film in cui compare è il capolavoro di John Carpenter del 1978, a cui hanno fatto seguito diverse altre pellicole. Menzione speciale per il reboot firmato Rob Zombie («Halloween – The Beginning» del 2007).

Il Corvo – Non manca praticamente mai nelle feste di Halloween qualcuno che sceglie di truccarsi da Eric Draven/Il Corvo, protagonista del cult di Alex Proyas del 1994. L’attore Brandon Lee morì tragicamente durante le riprese e questo contribuì a rendere il film un’opera maledetta ed entrata ancor di più nella leggenda. Attenzione però, non basta il cerone, anche il costume (total dark, naturalmente) ha la sua parte.

Ghostface – Ancora Wes Craven, ancora una saga di successo: «Scream», iniziata nel 1996. Ghostface, serial killer spietato, è entrato molto presto nell’immaginario comune di tutti gli appassionati grazie alla suggestiva maschera bianca ispirata al celebre dipinto «L’urlo» di Munch. Minimo sforzo per il costume, ma massima resa.

Leatherface – Il sadico personaggio di «Non aprire quella porta» prende ispirazione da Ed Gein, serial killer realmente esistito che squartava le sue vittime. Leatherface è facilmente riconoscibile perché indossa una maschera con la pelle del volto di una vittima: se si opta per questa scelta (che verrà molto apprezzata dai cinefili), non si può dimenticare la celebre motosega che porta con sé.

Pinhead – Uno dei cenobiti, protagonista della saga di «Hellraiser», iniziata da Clive Barker nel 1987. Qui il trucco si fa ancora più affascinante dato che il volto del personaggio è bianco e ricoperto di spilli. Se realizzato nel modo giusto, è un costume che non può lasciare indifferenti.

Billy il Pupazzo – Jigsaw, il cattivo della serie «Saw – L’enigmista» utilizza un pupazzo, Billy, dalle caratteristiche fortemente iconiche: è un manichino da ventriloquo con la mascella mobile, il volto bianco con fronte e mento sporgenti, le guance dipinte di rosso con la forma di una spirale. Come abbigliamento indossa uno smoking nero, dei guanti e una camicia bianca con un papillon rosso e un fazzoletto rosso nel taschino. Anche in questo caso, il successo è assicurato.

Chucky – Personaggio creato da Don Mancini per il film «La bambola assassina» del 1988, che generò numerosi sequel. Si tratta di un bambolotto che indossa una maglietta di cotone a strisce colorate sotto una salopette di jeans con bretelle. La faccia è paffuta con occhi azzurri e capelli rossi. Alcuni genitori amanti di Halloween travestono così i loro bambini più piccoli.

I classici – Naturalmente, poi ci sono quei classici che non tramontano mai e che prendono spunto dalla letteratura e dai grandi film della Universal degli anni Trenta: Dracula, la Creatura di Frankenstein, la Mummia, solo per citare i più famosi. Attenzione però, perché tra questi c’era anche l’Uomo invisibile, forse la prova più difficile di travestimento anche per i massimi esperti di trucchi di Halloween.

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