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X Factor, Eleonora vince il derby calabrese per la salvezza: eliminato…

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X Factor, Eleonora vince il derby calabrese per la salvezza: eliminato il cantautore Eva

Una settimana fa, quando al ballottaggio superò Massimiliano, pronosticammo che avrebbe avuto vita breve. Puntualissimo, il cantautore cosentino Giacomo Runco in arte Eva, appartenente alla categoria Under Uomini di Mika, lascia la nona edizione di X Factor.

È lui il concorrente eliminato dalla seconda puntata live del talent show, andata in onda ieri sera su Sky Uno, quella dell'attesissima performance di Justin Bieber. Non si può dire che Eva canti male, commetta chissà quali errori tecnici o non abbia idea di cosa voglia dire con la musica, ma appare irrecuperabilmente condannato al girone dei «bravini». Perché, parafrasando Samuele Bersani, è solo la copia di mille riassunti. In gara porta «Everibody's changing» dei Keane e tira fuori un compitino sufficiente.

Non buca e allora finisce sulla graticola. È uscito al termine di un inedito ballottaggio a quattro che lo ha visto contrapporsi a Eleonora, del tutto fuori fuoco lei che è istinto e autenticità su un brano tecnico come «Meravigliosa creatura» di Gianna Nannini, Leonardo, poco credibile su «Wake me up» di Avicii, e Margherita, vittima di una scelta di raro cattivo gusto da parte di Skin che le ha affidato «I believe in you» di Kylie Minogue. Cattivo gusto alla stregua del rossetto blu elettrico che la ormai ex ragazza col dulcimer sfoggia sul palco. Al ballottaggio Eva esegue «Eppure sentire», Eleonora ripropone «Sally», Leonoardo si aggrappa a «All of me» e Margherita sofisticheggia con «Summertime Sadness».

Il pubblico salva gli ultimi due e così Eva ed Eleonora in un curioso derby calabrese devono vedersela con i giudici. Skin, Elio e Fedez si schierano compatti a favore dell'improbabile ma genuina vocalist di Lamezia Terme e così Eva, evidentemente consapevole dei propri limiti, toglie il disturbo con tanto fair play e un proposito: «Sono contento anche così. Scrivo canzoni e mi piacerebbe farvele sentire un giorno». Au revoir.

Si delineano intanto sempre di più le gerarchie tra i concorrenti. Giò Sada è tanta roba. Del tipo: gli affidi una brutta bestia come «Retrograde» di James Blake e la doma con disinvoltura. È un artista fatto e finito, potremmo premiarlo oggi e risparmiarci un altro mese e mezzo di trasmissione. Luca continua a studiare da teen idol, ricalcando stavolta le orme della Taylor Swift di «Blank Space» che sarà pure una ca…ta atomica, come la definisce Elio, ma è quello che la gran parte del pubblico vuole.

E Mika è esperto di quello che la gran parte del pubblico vuole. Costruzione assai suggestiva quella dei Landlord alle prese con «Habits (Stay high)» di Tove Lo. Il pezzo acquista nuova pelle, autentico nella sua sofisticazione. Per i Moseek prova senza sbavature su «Time to pretend» degli Mgmt. Enrica sta crescendo tra le mani di Skin. Tratta benissimo le atmosfere neo soul di «Just like a star» di Corinne Bailey Rae. Davide offre al pubblico una prova ultra-sexy rileggendo «Quello che» dei 99 Posse. Ampi margini di crescita nel prosieguo della competizione anche per lui.

In ultimo gli Urban Strangers che, chitarra acustica e batteria elettronica tra le mani, scivolano su «Oceans» di Jay Z. Lo spunto del giudice di riferimento Fedez potrebbe portare a esiti altissimi, l'idea dietro c'è tutta ma l'esibizione, tecnicamente parlando, lascia parecchio a desiderare. L'idea tuttavia pesa di più dell'esibizione approssimativa e così passano il turno. Potenziale enorme, più forte di qualsiasi incidente di percorso. Se eviteranno altri scivoloni, arriveranno fino in fondo.

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